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Iannucci critico: "Sulla Reggia un differenza di visione, così la città non ci capisce"

Il consigliere assente in aula insieme al collega Antonucci: "Abbiamo spiegato i motivi della nostra non partecipazione. Certe azioni provocano scollamenti"

Un’assenza politica, spiegata in un documento che, però, non è stato letto in consiglio comunale così come avviene solitamente per giustificare le mancate presenze in aula. Ma Gianluca Iannucci e Pasquale Antonucci avevano già spiegato al sindaco Carlo Marino ed al resto della maggioranza la loro decisione di non partecipare al Consiglio di lunedì, non condividendo la posizione che i colleghi avevano assunto su due punti cruciali: la delibera sulle buvette per parrucchieri e centri benessere e, soprattutto, quella contro il progetto di Mauro Felicori per la peschiera grande della Reggia di Caserta.

“Sulla vicenda delle buvette - ha chiarito Iannucci - avevo chiarito ai colleghi di maggioranza che determinati argomenti devono essere trattati nel migliore dei modi, senza dare adito a polemiche o retro-pensieri. Invece, per come era stata presentata la delibera, con velocità e poca discussone interna, ci saremo esposti a critiche, come poi è accaduto. Avevo chiesto di ritirarla e modificarla prima di arrivare in consiglio comunale, ma si è scelta un’altra strada (è stata poi emendata dai consiglieri Pd, nda)”. 

Ma il punto reale di divisione col resto della maggioranza è stato il documento contro il direttore della Reggia Mauro Felicori per il progetto di affidare ai privati la peschiera grande. “Qui il nodo è l’idea di città ed il connubio che deve essere creato con la Reggia. Perché se è vero che ogni progetto va valutato nella sua interezza, il concetto che dobbiamo portare avanti deve essere univoco: possiamo immaginare che la Reggia di Caserta venga aperta ad attività sportive? Ecco, io su questo sono d’accordo, poi vediamo come farlo e se il progetto che è stato presentato è il migliore sulla piazza o è migliorabile. Ma io immagino iniziative del genere, invece dal documento che è stato votato dal consiglio comunale sembra arrivare un messaggio diverso. Ecco, su questo punto non posso essere d’accordo. L’ho detto, l’ho chiarito e l’ho manifestato con l’assenza in consiglio comunale. La città spesso non capisce determinate azioni e questo provoca uno scollamento ancora maggiore rispetto ai problemi che già viviamo”.

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