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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il grande cuore dei casertani: 100 famiglie pronte ad ospitare profughi ucraini

Don Antonello: “Le parrocchie stanno facendo un grande lavoro”

La guerra in Ucraina sta dimostrando, ancora una volta, quanto può essere grande il cuore dei casertani. Fin dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, si è messa in moto la macchina della solidarietà, con raccolte di cibo, vestiti e medicinali da spedire al confine ucraino. Adesso, la parte più importante, sarà quella di trovare alloggio per gli ucraini in fuga dalla guerra. Ed anche qui Caserta si sta facendo trovare pronta. Sono già un centinaio le famiglie che hanno disponibilità ad accogliere nelle proprie case i profughi, come racconta don Antonello Giannotti, parroco del Buon Pastore, fino a poche settimane fa direttore della Caritas diocesana ed oggi presidente dell’Istituto sostentamento clero.

“C’è un cuore grande che batte a Caserta – afferma all’Ansa – ed è quello delle tantissime persone che hanno messo a disposizione a casa loro una stanza per ospitare le madri con i bimbi in arrivo dall’Ucraina. Anche le donazioni di medicinali stanno andando molto bene, abbiamo stanze piene di scatole e flaconi che già domani spediremo con un altro pullman. Le parrocchie stanno facendo un gran lavoro sul territorio, e le persone stanno rispondendo nel miglior modo possibile. Dobbiamo fare in modo che gli ucraini non si sentano mai soli”.
Intanto continua la spola tra Caserta e il confine ucraino di pullman che partono carichi soprattutto di materiale sanitario e uomini che tornano in patria per combattere, e poi tornano in Italia con i profughi dopo una viaggio di 48 ore quasi ininterrotte.

Padre Ihor Danylchuk, sacerdote della Chiesa Greco-Cattolica e punto di riferimento della comunità ucraina di Caserta e provincia, aveva in mente di tornare in Ucraina come cappellano militare, per dare supporto morale ai combattenti, ma alla fine resterà a Caserta. “Anche qui c’è tanto da fare per accogliere i miei connazionali, per farli sentire sereni; nei loro occhi c’è ancora tanta paura e angoscia”. Padre Ihor sta organizzando un altro pullman che partirà sabato e si fermerà a Formia e Cassino dove raccoglierà altro materiale, soprattutto medicine, da portare al confine con l’Ucraina, dove poi la Protezione civile locale provvederà a smistarla e farla arrivare alle persone intrappolate nelle città sotto assedio. “Questo pullman prenderà poi una ventina di bimbi fermi al confine con la Romania e li porterà a Caserta”. 

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