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Degrado in città, appello al sindaco: "Formi un gruppo di lavoro per l'immagine di Caserta"

La richiesta a Marino del consigliere Ciontoli: "Non possiamo essere la sorella minore di Salerno"

Un gruppo di lavoro per il controllo e la conservazione del decoro e l’immagine della città. È la richiesta avanzata al sindaco Carlo Marino dal consigliere comunale Antonio Ciontoli, che in una accorata lettera/appello lancia l’allarme sulla situazione di degrado urbano in cui versa Caserta, ma che propone anche una soluzione per fare fronte comune contro questa situazione.

Un gruppo di lavoro, che per qualificare l’immagine della città, sia “un organismo capace di programmare e accompagnare ogni iniziativa e manifestazione pubblica, tutte le installazioni di impianti mobili o fissi e  gli elementi d'arredo, affinché sia sempre rispettato il piano del colore, la compatibilità tecnica ed architettonica con la città della Reggia e la tradizione di una città che, non può continuare ad essere la sorella minore di Salerno, Avellino e Benevento, negli ultimi decenni interessate da un importante processo di crescita in termini di miglioramento della qualità della vita e della immagine complessiva”.

Una richiesta che prende spunto anche dalle polemiche sul Natale e sull’albero installato in piazza Dante, che di giorno “alimentava un dibattito in negativo per la tipologia della scelta, per lo stile, il colore ed il materiale d'arredo, discutibile per la Piazza che fa da orizzonte alla Reggia. Le stelle, che di sera illuminavano la Piazza, di giorno apparivano pendenti grovigli di fili arrotolati che, da lontano e solo la sera, lasciavano intravvedere un cielo stellato”.

“Senza polemica, ma solo per evitare che Caserta perda anche l’attrattiva di città capoluogo, c'è bisogno di progettare e per tempo le poche iniziative possibili, elevandole ad un livello superiore – spiega Ciontoli al sindaco - Da qui la proposta per un gruppo di lavoro che, in pianta stabile e continuativa, anticipi le manifestazioni e non le insegua sul piano delle scadenze e delle urgenze improcrastinabili. Bisogna debellare il concetto della sagra permanente in città, della fiera paesana, del mercato continuo e del luogo in cui ogni cosa è possibile. Per fare questo bisogna imporre e rispettare regole che aiutino questo territorio ad emanciparsi, qualificando e migliorando il presente”.

Il consigliere coglie inoltre l’occasione per sollecitare l’amministrazione “per una pronta verifica della pericolosità degli intonaci nei quattro emicicli di Piazza Dante, da cui spuntano, in più posti, finanche radici di vegetazione spontanea, a conferma di uno stato di degrado che è ritenuto dalla intera cittadinanza non più sopportabile. L’amministrazione compulsi ad horas le proprietà, per un ripristino della dignità del luogo simbolo dell'incontro e della accoglienza cittadina”.

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