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Giustizia lumaca e processi rinviati al 2026: i sindaci scrivono al ministro

La lettera dei primi cittadini del circondario di Napoli Nord: "Sanare gravi carenze di personale"

Poco personale rispetto alla mole di lavoro con i processi penali che vengono rinviati anche a 3 anni, al 2026. Per questo i sindaci del circondario di Napoli Nord - 19 del casertano e 19 del napoletano - scrivono al ministro Carlo Nordio ed al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere "un immediato intervento volto a garantire un incremento sia del personale giudiziario del tribunale di Napoli Nord, sia delle forze dell'ordine e della Polizia municipale".

Il tribunale più giovane d'Italia è stato istituito nel Palazzo Aragonese di Aversa per "gestire" un territorio ad altissima densità abitativa - vi risiedono oltre un milione di persone - in un'area nota come Terra dei Fuochi per il degrado socio-ambientale e dove da sempre c'è una forte presenza camorristica. Un tribunale già "ingolfato" per il combinato disposto delle migliaia di cause pendenti - che ne fanno già il quarto d'Italia quanto a carico di lavoro - e la carenza grave di personale, tanto di magistrati che di dipendenti amministrativi, e dove i processi penali si fissano, se va bene, al 2026, riferisce l'Ansa.

Una macchina che funziona male e che non garantisce il "servizio" giustizia in un territorio complesso e problematico. Per questo il sindaco di Aversa Alfonso Golia si è fatto promotore della lettera e dell'incontro con i sindaci del circondario, tenutosi al Comune di Aversa: l'obiettivo è chiedere di "sanare le gravi carenze di personale" per una giustizia certa e garantire un efficace presidio su un territorio dove l'illegalità è tradizionalmente diffusa a tutti i livelli, ma dove spiccano, scrivono i sindaci, "i reati ambientali, che sono numerosi, creano danni per la salute dei cittadini e restano ad oggi senza una risposta efficace".

Eppure "in questi dieci anni di attività - osservano - il Tribunale di Napoli Nord ha rappresentato non solo un presidio di legalità, ma anche un elemento di sviluppo sociale ed economico per il territorio, con la nascita di molte attività produttive legali di supporto alla vita del Tribunale".

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