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La Gisec spaventa i Comuni: “Il costo dei rifiuti aumenterà”. Nuovi rincari in bolletta

Maggiorazione fino a 30 euro a tonnellata, la certezza si avrà solo a fine anno. Ma la crisi del termovalorizzatore non era stata ‘coperta’?

Una lettera dal nuovo consiglio di amministrazione della Gisec, la società provinciale che si occupa della gestione dei rifiuti indifferenziati in Terra di Lavoro, fa tremare i Comuni. Nella missiva firmata dal presidente Graziella Nuzzo e dai consiglieri Donato Madaro ed Alessandro Cioffi, inviata a tutti i sindaci della provincia, oltre che al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ed al prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, si specifica che, entro fine anno, potrebbero arrivare richieste di “altri soldi” che gli Enti saranno costretti a cacciare. O meglio, che dovranno essere messi sulle bollette (già molto care) dei cittadini della provincia.

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Secondo quanto hanno messo nero su bianco in vertici della Gisec, infatti, “per effetto di fattori esogeni, in alcun modo ascrivibili alla società, il costo effettivo che la Gisec sosterrà per l’espletamento delle attività demandate, relativamente all’anno in corso, risulterà superiore a quello precedentemente quantificato”. Ma quali sono questi fattori ‘esogeni’? Il presidente della Gisec elenca il blocco del termovalorizatore di Acerra e l’esaurimento della capacità ricettiva della discarica Maruzzella III, con conseguente necessità di assicurare il conferimento dei rifiuti di competenza della Gisec al di fuori del territorio regionale e nazionale, con incremento degli oneri a carico della società”. Peccato che queste parole stridono con quanto aveva affermato, proprio nei giorni antecedenti lo stop del termovalorizzatore, il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, che aveva parlato di “costi coperti grazie all’internalizzazione di alcuni servizi che aveva permesso di risparmiare soldi per l’emergenza”. Aggiungendo, anche: “Nessun costo in più graverà sul cittadino” (come si vede dal post su Facebook dello stesso Magliocca del 29 agosto).

magliocca post agosto-2

La Gisec, pur non facendo un quadro chiaro sul fronte economico, rinviando alla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2019, parla di un aumento fino a 30 euro a tonnellata che, per una provincia come quella di Caserta che produce circa 200mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati, vorrebbe significare un costo maggiore di circa 6 milioni di euro. Una mazzata che ricadrebbe, naturalmente, sulle tasche dei cittadini che potrebbero vedersi aumentare (ancora) la tassa sui rifiuti, con una variazione oscillante tra il 5 ed il 10%.

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