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I giardini del Belvedere affidati all'azienda agricola: olio, limoni e arance in beneficenza

L'impresa si occuperà per tre anni della manutenzione delle aree verdi

I giardini del Belvedere di San Leucio affidati in gestione ad un'azienda agricola. Olio, limoni e arance saranno devoluti in beneficenza ad alcune onlus del territorio. All’interno del Belvedere è presente infatti un’area di circa 19.000 metri quadri di verde, con giardini a terrazza, che fanno parte del percorso di visita del sito, e dove i turisti possono ammirare il ripristino dei frutteti così come voluti da Re Ferdinando. Lì si trvano un uliveto costituito da 90 piante, un aranceto con 50, un limoneto con 70, e altre 20 diverse piante da frutto. Attualmente, però, queste zone verdi versano in pessime condizioni vegetative e di conseguenza produttive. In particolar modo le piante da frutto dimostrano condizioni di estrema sofferenza, né tantomeno sono state disposte operazioni colturali recenti fatte al terreno. Visti i cronici problemi di bilancio ed al fine di preservare tutto quello di positivo realizzato fino ad ora, l’amministrazione comunale ha deciso di affidare per 3 anni la gestione e la manutenzione del verde. Al termine dell’iter burocratico avviato da Palazzo Castropignano, valutate le diverse offerte, il servizio è stato affidato all’azienda agricola ‘Marianna Ragozzino’ di Pontelatone, che dovrà occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria del verde attrezzato, della sagomatura e del ripristino delle siepi, della manutenzione dell’impianto di irrigazione, delle vasche e della torre di accumulo idrico. In base all’offerta presentata dall’impresa, il 15,25%  dell’olio, delle arance e dei limoni, saranno offerti alle onlus individuate dalla squadra di governo

Si tratta di un intervento che, secondo l’amministrazione comunale, rappresenta una straordinaria occasione per rilanciare l’offerta turistica-culturale, rientrando quindi nelle linee programmatiche che prevedono il potenziamento del comparto turistico e la valorizzazione del territorio, puntando anche e fortemente su un turismo culturale e di qualità. Allo stesso tempo, però, risulta fondamentale la conservazione dell’identità storica e dell’eredità culturale del territorio, consentendone la diffusione della conoscenza mediante la crescita, lo sviluppo e l’innovazione nella vita della comunità.

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