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"Pezzi della maggioranza volevano mandare a casa il sindaco dal notaio"

Galluccio svela il retroscena ed accusa Palmiero e Federica Turco: "Volevano compiere un golpe". E sull'indennità: "Pronti a dimezzare lo stipendio di assessore e presidente del Consiglio se gli ex delegati di Noi Aversani restituiranno la stessa cifra"

“Si può prendere in giro una persona per molto tempo, ma non molte persone per molto tempo. E la demagogia spicciola, costruita ad arte per aumentare un consenso evidentemente in declino, a lungo andare stanca ed è controproducente”. Lo dichiara in una nota il coordinatore di Forza Aversa Paolo Galluccio che, dopo un lungo silenzio, decide di uscire allo scoperto.

"Pronti a ridurci lo stipendio"

“Sorge allora la necessità di fare un po' di chiarezza riguardo ad alcune dichiarazioni rilasciate da alcuni componenti del (fu) gruppo politico “Noi Aversani”.  Il consigliere Carmine Palmiero ha dichiarato di essere stato minacciato mentre si argomentava sulla questione della sospensiva, proposta da lui stesso ed inserito al punto 2 all’ordine del giorno.  Relativamente alla discussione delle mozioni e, con riferimento alla depennata mozione sulla riduzione delle indennità di sindaco, assessori, presidente del consiglio e consiglieri comunali e’ opportuno ribadire che nessuna mozione è stata discussa ma oggetto del dibattito era una questione sospensiva. In secondo luogo è necessario sottolineare che la mozione, come istituto, non avrebbe sortito alcun effetto giuridico essendo vincolante, ai fini della riduzione di indennità e/o gettone di presenza, solo ed esclusivamente un atto di liberalità da parte del sindaco, del singolo assessore o consigliere. Quindi, visto che non bisogna utilizzare due pesi e due misure a seconda di se si è in maggioranza o si è in minoranza e che il gruppo politico di Forza Aversa non è contrario a restituire il 50% dell'indennità dell'assessore Dino Carratù e del Presidente del Consiglio Augusto Bisceglia, dichiariamo che le stesse somme saranno rimesse nelle forme e nei modi che preferisce il gruppo noi aversani, contestualmente alla restituzione dello stesso importo delle indennità degli ex assessori Turco e Pisciotta. Solo in questo modo potrà concretizzarsi ciò che fino ad ora è stata pura demagogia”.

Il golpe mancato

Galluccio non manca di rispondere anche a Federica Turco che nei giorni scorsi aveva dichiarato che “il sindaco De Cristofaro aveva commesso un ‘omicidio politico’ cacciandola dalla giunta”. “Niente di più falso. In una fase politica in cui l’assetto della maggioranza e dell’amministrazione De Cristofaro stava cambiando, giacché il gruppo Noi Aversani da quattro componenti passò a tre a seguito della dichiarazione di indipendenza del consigliere Stefano Di Grazia, il sindaco avviò una verifica di maggioranza. In questa fase, volendo utilizzare la stessa terminologia adottata dalla signorina Turco, l’omicidio politico lo stava commettendo il gruppo Noi Aversani che, d’accordo con alcune forze politiche di minoranza, aveva già fissato l’appuntamento dal notaio per raccogliere le “famigerate” 13 firme e mandare a casa l’amministrazione De Cristofaro. Alla fine le firme non furono 13 ed il blitz fallì miseramente. Il motivo di questo scellerato gesto fu proprio la volontà del primo cittadino di ritirare la carica di vice sindaco della Turco. A seguito di questo tentato golpe politico, di comune accordo con tutte le forze leali di maggioranza, si decise, a ragion veduta, di interrompere qualsivoglia rapporto politico con il gruppo Noi Aversani. Abbiamo sempre preferito non divulgare i retroscena di una brutta pagina politica, ma difronte alle continue illazioni, provocatorie e demagogiche, ci pare opportuno che la cittadinanza sappia una volta e per tutte che sono questi “personaggetti”, per usare un gergo comico, che si ergono a paladini della buona politica”.

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