Salvatore, l'uomo che fotografa l'anima degli 'invisibili'
Il progetto del fotografo che immortala le emozioni e i dolori dei clochard
I suoi soggetti sono gli ‘ultimi’, quelle persone che ogni giorno osserviamo sul ciglio di un marciapiede in abiti logori, con volti segnati da una vita difficile e piena di tristezza, di chi vive ogni giorno sopravvivendo con pochi spiccioli di elemosina. Salvatore De Maio, 40enne fotografo di Capua, ha dedicato gli ultimi anni di lavoro a documentare con la sua attrezzattura il mondo degli ‘invisibili’, catturando nei clochard le speranze di una vita migliore, i rimpianti per gli errori passati ma anche la fierezza di certe scelte.
Un progetto che ha portato lo stesso Salvatore a stringere legami forti con alcuni dei suo ‘modelli’, come un senzatetto lituano al quale ha regalato una macchina fotografica. Proprio il destinatario del regalo era un tempo ‘collega’ di Salvatore: come lui fotografo, era arrivato in Italia dalla Lituana e, dopo alcuni problemi, è diventato un clochard a Caserta.
Dopo aver catturato l’anima degli ‘invisibili’, quella parte di società dimenticata ed emarginata, Salvatore ha condiviso con loro gli scatti realizzati, per la soddisfazione di chi per una volta è diventato protagonista della scena.