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Martedì, 23 Aprile 2024
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Uccisa a colpi di pistola dal compagno, messa e fiaccolata in ricordo di Maria

La 49enne uccisa dall'ex compagno per il quale si era vista infliggere 25 coltellate dal marito

A un anno dal brutale femminicidio, la comunità di Dragoni si stringerà attorno ai familiari di Maria Tino, uccisa a 49 anni il 12 luglio 2017 dal compagno per il quale, l’anno precedente, si era vista infliggere 25 coltellate dal marito.

Una messa alle 18, nella chiesa dell'Annunziata, e una fiaccolata alle 19, ricorderanno Maria e tutte le vittime della violenza di genere. "Vogliamo ricordare - dice la criminologa investigativa Antonella Formicola - una madre strappata con violenza alla vita e ai suoi figli ma anche tutte le vittime della violenza di genere, che sono ancora troppe, per spingerle a denunciare, a non sentirsi sole e ad uscire dall'omertà del silenzio e della paura".

L’ex compagno di Maria Tino, il 62enne Massimo Bianchi, è stato condannato lo scorso aprile a 19 anni di reclusione dal gup Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Bianchi uccise la compagna con tre colpi di pistola in piazza. La storia tra i due iniziò nel 2016, quando Bianchi salvò la vita di Maria. Era il 18 giugno del 2016 quando la donna fu colpita dal marito, Angelo Gabriele Ruggiero, con venticinque coltellate. Non sopportava la fine della loro storia d'amore e l'idea che la donna avesse un'altra relazione. Piombò in casa della donna arrampicandosi alla grondaia e la ferì con un coltellino. In quel momento Maria era al telefono con Massimo Bianchi, che sentì le urla della donna. Chiamò la figlia che giunse in casa trovando la 49enne in un lago di sangue ma viva. Così Bianchi le aveva salvato la vita prima di togliergliela con tre colpi di pistola.

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