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Veleni sui carri della festa, polemiche e minaccia di denunce

L'opposizione attacca l'atteggiamento della maggioranza e in particolare di Andrea Di Matteo che replica: "Pronto a denunciare chi mi diffama"

A Macerata Campania non si fermano le polemiche in merito alla Festa di Sant'Antuono e al "no" del consiglio comunale alla richiesta di deroga presentata da don Rosario Ventriglia e dal comitato festa per conto dei 'capicarro' che allestiscono le Battuglie di Pastellessa che tra meno di due settimane sfileranno per le strade della cittadina.

Le critiche alla maggioranza arrivano innanzitutto dal gruppo di minoranza Impegno Comune, favorevole alla concessione della deroga (ad eccezione della consigliera Ilaria Fraulis): "I consiglieri Antonietta Nacca, Fabio Cipro e Girolamo Stellato hanno votato a favore della modifica, il vice sindaco Giovan Battista Di Matteo si è astenuto, mentre tutti gli altri hanno votato contro. Le consigliere Annalisa Russano ed Ilaria Di Matteo erano assenti. Da quanto accaduto emerge, senza ombra di dubbio, che è in atto una vera e propria 'resa dei conti' tra coloro che hanno gestito l'evento in passato e quelli che lo gestiranno quest'anno. Questa prova di forza, frutto di diatribe personali, danneggerà sicuramente l'evento, i cittadini maceratesi e tutti i 'carristi'".

A finire nel mirino è l'assessore Andrea Di Matteo, identificato come colui che in passato è stato molto vicino alla festa nonché tra coloro che si sono impegnati per far svolgere le sfilate dei Carri tra giugno e luglio del 2022, secondo qualcuno chiudendo anche un occhio su organizzazione e misure dei Carri, e che oggi è tra i più fieri difensori del regolamento escludendo ogni possibile deroga. Di Matteo si è visto anche costretto ad affidare ai social uno sfogo dopo essersi visto rappresentato con la fascia tricolore che inneggia contro gli altri consiglieri comunali. Un'immagine che ha fatto andare su tutte le furie Di Matteo al punto da fargli affermare: "Diffido ogni forma della fuorviante diffamazione posta in essere, ribadendo di adire per le vie legali se l’azione dovesse avere uno spiacevole ed irrispettoso seguito".

Uno sfogo a cui ha risposto, con una lettera aperta, il consigliere di minoranza Girolamo Stellato: "Andrea ho avuto modo di leggere un tuo post/sfogo nel quale lamenti di essere vittima di falsità, volte a denigrare la tua figura di uomo e di amministratore. Se ciò che scrivi corrisponde al vero, ti suggerisco di sporgere denuncia perché i denigratori vanno sempre puniti. Se, invece, si tratta di misero vittimismo lascia perdere, fare la vittima, molto spesso, non solo non paga, ma è dannoso. D'altronde, poi, un vero leader non si lamenta mai, né tantomeno fa la vittima".

E sottolinea: "Io sono sempre stato convinto che tu eri e sei il capo indiscusso della maggioranza governativa di Macerata Campania. Infatti, dopo l'ultimo consiglio comunale, anche il più scettico ha maturato questa convinzione. Sei stato un vero trascinatore, ti sei portato appresso non solo tutta la maggioranza, ad eccezione del vicesindaco, ma anche una consigliera di opposizione".

Poi conclude: "Infine permettimi di essere uno dei primi a congratularmi con te per la tua consolidata leadership in seno alla compagine di maggioranza. Per quanto mi riguarda sei già pronto per fare il sindaco e tengo a precisare che il mio non è sarcasmo".

Insomma, non si ferma la polemica in paese e l'assessore Andrea Di Matteo sembra essere stato individuato da più parti come il principale responsabile del "no" pronunciato dal consiglio comunale a don Rosario Ventriglia, al comitato festa e ai 'carristi'.

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