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Carri di Sant'Antuono, polemiche senza fine: il messaggio del parroco

Don Rosario: "E' nota da tempo la consuetudine che la Comunità di Portico si impegna a non programmare la Festa la domenica successiva al 17 gennaio in previsione di un possibile slittamento della festa di Macerata, causa maltempo"

Non c'è pace attorno a Sant'Antonio Abate. Prima le polemiche a distanza tra gli organizzatori della Festa a Macerata Campania e l'amministrazione comunale, con il Consiglio che bocciò la richiesta dei capicarro che avevano proposto attraverso don Rosario Ventriglia di consentire un aumento di 2 metri della lunghezza dei Carri; adesso lo scontro con gli organizzatori della Festa di Sant'Antuono a Portico di Caserta a seguito dello slittamento, dovuto al maltempo, della giornata conclusiva dei festeggiamenti da martedì a domenica.

Le polemiche provenienti da Portico di Caserta hanno portato don Rosario Ventriglia, parroco della chiesa di San Martino Vescovo a Macerata Campania, a scrivere una lettera a don Enrico, parroco di Portico di Caserta.

"Carissimo don Enrico, per il giorno 17 gennaio 2023, il programma della festa di Sant’Antonio Abate prevedeva, di mattina, la processione con la venerata statua di Sant’Antonio Abate, i fuochi tradizionali in piazza Mercato a mezzogiorno, due percorsi dei carri, mattina e pomeriggio. Tale programma non è stato possibile attuarlo a causa del cattivo tempo, perciò abbiamo trasferito la realizzazione del suddetto programma a domenica prossima 22 gennaio 2023, in virtù della seguente consuetudine: la Comunità di Portico si impegna a non programmare la Festa di Sant’Antonio Abate la domenica successiva ai festeggiamenti del 17 gennaio, memoria del Santo, in previsione di un possibile slittamento del programma della festa di Macerata alla domenica successiva, causa maltempo. Abbiamo applicato questa consuetudine convinti che fosse nota a tutti. Lo spirito che sottende tale consuetudine è la consapevolezza che la festa di Sant’Antonio Abate, nel suo particolare aspetto dell’espressione dei 'Carri di Sant’Antonio Abate (Sant’Antuono)', ha origine nel nostro paese, Macerata Campania".

E ancora: "Ultimamente, sono stati generati altri nomi applicati ai carri come 'Pastellesse', 'Bottari', ecc., strappando in un certo senso la 'carta d’identità' dei carri di Sant’Antuono. I nostri carri, infatti, sono orientati verso Sant’Antonio Abate e si chiamano carri di Sant’Antonio Abate o carri di Sant’Antuono; i 'Bottari' sono rivolti altrove. In un messaggio rivolto ai Capicarro e ai giovani, ho ricordato loro come il suono dei carri di Sant’Antonio Abate o di Sant’Antuono fa riferimento alle promesse del Battesimo. Quando i nostri genitori e i padrini hanno chiesto alla Chiesa di Dio il Battesimo per noi, il celebrante ha rivolto loro queste precise parole: Rinunciate a Satana, origine e causa di ogni peccato? Risposta dei genitori e padrini: Rinuncio. Antonio abate insegna che non bisogna temere i demoni, ma è necessario non farsi imbrogliare. 'I demoni non sono nulla, e per di più svaniscono velocemente, soprattutto se ci si protegge con la fede e con il segno della croce' (AV p. 227). Farsi imbrogliare però è devastante. Difatti uno è schiavo di ciò che l’ha vinto. Ti vince l’orgoglio, sei superbo; ti vince l’imbroglio, sei un imbroglione; ti vince la droga, sei un drogato; ti vince la violenza, sei un violento; ti vince l’avarizia, sei un avaro; ti vince la bugia, sei un bugiardo; ti vince la bestemmia, sei un bestemmiatore; ti vince il male, sei una persona cattiva; non dai il buon esempio, sei un ostacolo per gli altri e non un aiuto…Rinunciare al male e non farsi imbrogliare dal diavolo, per diventare liberi figli di Dio è difficile, comporta una lotta di cui il suono dei carri è segno: suonate forte per la libertà! Con grande stima verso la tua Comunità e verso il paese di Portico di Caserta, che voglio bene come il mio paese, cordialmente ti saluto".

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