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Acquacampania batte cassa al Comune: vuole 800mila euro

L'Ente non paga alcune fatture per la fornitura d'acqua potabile e la concessionaria lo trascina in tribunale

Il Comune di Maddaloni trascinato in tribunale per delle fatture non pagate. E' scontro tra l'Acqua Campania SpA, concessionaria della Regione per la gestione dell’acquedotto campano della parte occidentale del territorio, e l'Ente di via San Francesco d'Assisi accusato del mancato pagamento della fornitura d'acqua potabile, resa attraverso l'Acquedotto campano "ex Casmez", relativa al secondo e al quarto trimestre del 2019. Poco più di 806mila euro che ora la concessionaria pretende dal Comune guidato dal sindaco Andrea De Filippo.

E' quanto emerge da una delibera approvata dalla giunta, su proposta del responsabile comunale agli Affari legali Ascanio Santangelo, e che autorizza il Comune a difendersi dal ricorso per decreto ingiuntivo dinanzi al Sezione Civile del Tribunale di Napoli.

Secondo quanto evidenziato dalla società Acqua Campania, il Comune avrebbe emanato gli atti di liquidazione di tre fatture, ma sarebbe stato pagato solo un acconto di 28mila euro. Ora la parola passa ai giudici del tribunale partenopeo.

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