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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Aule inagibili, i bambini lasciati nei corridoi" I FOTO

La denuncia dell'ex sindaco Del Gaudio che riporta sui social una lettera inviatagli da una mamma

Le scuole di Caserta ancora una volta in condizioni di disagio: è ormai divenuto un leitmotiv in città. A pagare le spese questa volta è la Direzione Didattica "Lorenzini", un plesso storico del Capoluogo, attanagliato da frequenti crolli dell'intonaco e da notevoli infiltrazioni d'acqua dalla copertura dell'edificio. 

A lanciare l'allarme sui social è stato l'ex sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, prontamente allertato da una lettera inviatagli da una mamma preoccupata e al contempo arrabbiata delle condizioni di disagio che si protraggono ormai da mesi.

I disagi nel plesso della Lorenzini a Caserta

"Che belli i tempi di una volta, quando una semplice bidella alzava il telefono perché il rubinetto perdeva a scuola e subito arrivava qualcuno a sistemare - recita la lettera indirizzata all'ex primo cittadino - Oppure quando un semplice genitore ti contattava su Facebook per una qualsiasi problematica della scuola, e trovava un sindaco sempre pronto a rispondere e a risolvere. Oggi, un dirigente scolastico riempie di Pec un Comune e trova solo un buco nero".

"Siamo tutti al corrente del disastro delle nostre scuole dopo le abbondanti piogge del mese di novembre. Una situazione davvero vergognosa perché ampiamente prevista. Comunque sono contenta che man mano alcuni plessi abbiano risolto (?), ma la nostra vecchia cara Lorenzini sembra sempre dimenticata da tutti. Già se nessuno lo rimedia, verrà spogliata da quasi tutti i suoi plessi periferici con il nuovo piano di dimensionamento, e ridotta a dei numeri, pur diventando un complessivo con la Da Vinci, da perdita di autonomia in poco tempo. Se a questo aggiungiamo che non ha nemmeno potuto fare l’open day per raccogliere nuove iscrizioni, perché mezza scuola è inagibile, è una vera tragedia. Non sto a dirti le professionalità che in questa scuola lavorano ogni giorno da tanti anni, perché le conosci meglio di me. L’avvilimento di vedere crollare tutto, in senso metaforico e non, cresce ogni giorno di più", sottolinea la mamma nella lettera.

"La scuola ha tutto il piano di sopra chiuso. Chiuso anche l’ingresso principale, la palestra, due classi in trasferta al plesso di Aldifreda, e tutti gli altri bambini a rotazione una volta a settimana nei corridoi perché non ci sono aule per tutti. Tutta la città sapeva della De Amicis, puntualmente raccontata su autorevoli testate, mentre alla Lorenzini e ai suoi bambini, non pensa nessuno. Sono venuti tre settimane fa degli operai a smontare i pannelli solari dal tetto, hanno scaricato del materiale nel cortile e poi, nonostante le giornate senza pioggia, non si è visto più nessuno. Ora ci avviamo verso le feste di Natale e non sappiamo cosa troveremo al nostro ritorno, ma non c’è da essere molto fiduciosi visti i precedenti. Spero che tu riesca quanto meno a darci un po’ di voce. So quanto ti sta a cuore questa città ed i suoi bambini", conclude.

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