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Spuntano 130mila euro per il Natale, insorge il Pd

La polemica sull'affidamento dei fondi

“Puntuale come un orologio svizzero il “Programma Natale 2022” del Comune di Maddaloni è arrivato. Non ci voleva molto a prevederlo soprattutto dopo la rivolta delle opposizioni per la gestione dei fondi destinati alle attività estive”. E’ quanto si legge in una nota del Partito democratico che contesta la metodologia utilizzata dagli uffici comunali.

“Come per magia alla determina dirigenziale n.774 del 10 novembre 22 che impegnava la spesa di 45.140,00 euro per le luminarie natalizie è apparsa la delibera numero 254 del 30 novembre 2022 avente come oggetto “Programma Natale 2022”, con una spesa autorizzata pari a 86.360,00 euro. E se è un classico che “a Natale puoi fare quello che non puoi fare mai” è anche vero che questi provvedimenti indignano non solo per la quantità di fondi autorizzati, ma soprattutto per la mancata trasparenza del procedimento. Nella premessa della delibera n. 254 da 86.360,00 euro, si legge che l’Amministrazione Comunale intende attuare una serie di iniziative per le festività natalizie predisponendo una bozza di programma d’intesa con le associazioni locali. Non è dato conoscere come e quando questa intesa abbia avuto luogo, né quali e quante associazioni del territorio sono state coinvolte. Inoltre la delibera, tenendo conto del parere della Corte dei ContiSez. Regionale di Controllo della Liguria-deliberazione n.64 del 10/11/2014, affida in maniera diretta la prestazione di opera professionale. Ma anche qui si omette a chi viene affidata tale prestazione né viene specificato l’importo. Ancora, la delibera autorizza la spesa su capitoli di spesa del bilancio comunale 2022 di cui non se ne specifica la fonte di provenienza. La spesa codificata nei capitoli “962.03, e 43.01” che significa? Insomma nel giro di pochi giorni, grazie all’avvicinarsi delle festività natalizie, l’amministrazione comunale, fiduciosa dell’attendibilità delle proprie scelte, ha utilizzato quella che comunemente viene definita “strategia della distrazione” che offende la dignità dei cittadini e si trasforma in indignazione verso un’amministrazione comunale sempre più propensa a “distrarre” la propria comunità senza promuoverne lo sviluppo lasciando ancora più isolati i “nuovi poveri”, ovvero le persone che hanno casa, lavoro e famiglia, ma che non arrivano a fine mese. Sicuramente le povertà e l’emarginazione già esistevano e oggi sono esplose ma la politica dovrebbe essere più attenta ai bisogni urgenti, e tante volte inespressi, della propria comunità”.

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