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SPECIALE ELEZIONI La camorra 'ignorata' in una città che ha bisogno di risorgere

Dopo lo scioglimento, Trentola Ducenta si appresta a scegliere il nuovo sindaco.

La campagna elettorale di Trentola Ducenta è iniziata già a gennaio. O forse prima. Sì perché i candidati hanno annunciato le proprie volontà mesi e mesi prima anche dell’ufficialità del giorno del voto. Michele Apicella e Paolo Bottigliero sono stati i primi ad annunciare di voler partecipare a questa sfida amministrativa. Poi sono arrivati Andrea Sagliocco e Luigi Perfetto. E quindi a poche ore dalla presentazione delle liste è arrivato anche il Movimento Cinque Stelle con Galiero.

Volti nuovi ce ne sono ben pochi, forse solamente il grillino. Per il resto tutti hanno esperienze (più o meno positive) nella politica trentolese. E in questo ultimi mese di campagna elettorale non hanno nemmeno esitato, quando hanno potuto, a lanciarsi frecciatine a vicende e accuse (più o meno velate).

Gli ultimi comizi hanno portato in strada centinaia di persone e la particolarità di queste elezioni sta nelle foto: tutti pubblicano immagini dei comizi, per dimostrare anche la ‘virilità’ del proprio pubblico (o meglio dire elettorato). Ma anche in questo caso guardando i programmi elettorali (di tutti) si ritrovano ben poche idee concrete della risoluzione dei problemi.

Non c’è in nessun programma elettorale un passaggio deciso sulla camorra. Nemmeno una parola. Come se Trentola Ducenta non fosse un Comune sciolto per infiltrazioni camorristiche e che oggi si ritrova governata da una commissione dopo l’arresto dell’ex sindaco Michele Griffo.

Ritornando invece alla campagna elettorale bisogna sottolineare che ad accendere gli animi sono stati Apicella e Sagliocco con Forza Italia che si è spaccata proprio su loro due. Con l’avvocato si è schierato apertamente Gianpiero Zinzi mentre l’oculista ha avuto il sostegno di Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta ma anche coordinatore della campagna elettorale dei berlusconiani. E da questa vicenda si è aperta una spaccatura che è diventata insanabile.

Sempre Sagliocco è stato poi vittima di un vergognoso raid in occasione di un incontro elettorale: distrutti i finestrini delle automobili del fratello del candidato sindaco e di alcuni simpatizzanti. Gesto che ha ottenuto, bisogna dirlo, la condanna di tutti gli altri candidati. Perfetto, Bottigliero e Galiero invece hanno portato avanti una campagna elettorale ‘tranquilla’ fatta di caseggiato e di incontri pubblici. Una serie di comizi coi quali hanno parlato al cuore della gente, e non è da escludere che possa essere stata la scelta giusta. A dirlo saranno le urne. Che come sempre saranno ‘sovrane’. Manca poco.

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