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Polemica sugli scrutatori. “Stop sorteggio, nuova spartizione”

L'ex sindaco Tartaglione: "Si mira così a rendere i cittadini dipendenti dalla politica e non ad affrancarli da essa, come sarebbe auspicabile in una democrazia reale"

Le elezioni politiche si avvicinano e non possono mancare le polemiche. A Marcianise l'ex sindaco e attuale consigliere comunale di opposizione Antonio Tartaglione lancia dure critiche all'amministrazione guidata dal sindaco Antonello Velardi. 

"In vista delle elezioni politiche del prossimo settembre, la maggioranza targata Velardi, con la complicità della commissione elettorale, ha deciso di far prevalere lo scellerato criterio - afferma Tartaglione - della discrezionalità personale nella nomina degli scrutatori, abbandonando la pratica del sorteggio, da me introdotta nel 2010, quando ero sindaco, e da allora sempre privilegiata. Secondo quanto stabilito dall’attuale governo locale, ogni consigliere ha la possibilità di designare sei scrutatori, nel pieno rispetto di una retrograda spartizione da manuale Cencelli che mira così a rendere i cittadini dipendenti dalla politica e non ad affrancarli da essa, come sarebbe auspicabile in una democrazia reale".

L'ex primo cittadino evidenzia come la scelta sia moralmente sbagliata: "Non si tratta di per sé di una pratica illegale, ma è assolutamente immorale, ancor di più in un momento di crisi economica, che la maggioranza possa usare la nomina di centinaia di scrutatori per farsi delle clientele. Per questa ragione, non solo mi sono rifiutato di fornire i sei nomi che 'mi sarebbero spettati', ma chiedo anche ai miei colleghi della minoranza di fare altrettanto, nella speranza che, sulla scorta di un segnale netto ed unitario, la maggioranza si convinca a fare un passo indietro ed a ritornare al metodo più democratico e trasparente del sorteggio".

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