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Comunali 2020. Marotta lancia la sfida per il bis: "10 punti per un cambio di passo"

Il sindaco uscente ha presentato i punti salienti del nuovo programma

"Non sarà, certo, un temporale estivo a fermarci". Così aveva detto ai suoi Vito Marotta nel pomeriggio, e così è stato. La pioggia ha solo ritardato di mezz’ora l’evento e ha indotto gli organizzatori a spostarlo nell’androne del Real Convitto Borbonico. Lunedì sera, il sindaco di San Nicola la Strada ha illustrato il programma alla base della sua ricandidatura. "Dieci punti per un cambio di passo. Un programma vero – ha esordito –, concreto e meditato, che poteva nascere solo da chi conosce bene la macchina amministrativa, da chi sa come risolvere i problemi della città, da chi, come noi, cinque anni fa, quando tutto remava contro, si è rimboccato le maniche".

Con il sindaco, i rappresentanti delle cinque liste della coalizione (Partito Democratico, Democratici per San Nicola, Forza San Nicola, Movimento Strada Nuova e Movimento Civico per San Nicola); quelli del movimento Partecipazione Attiva, che hanno espresso loro candidati nelle due formazioni in quota Pd, e i candidati al Consiglio comunale. Nel pubblico, peraltro numerosissimo, anche Lucia Esposito, candidata del Partito democratico al Consiglio regionale della Campania. "Partiamo dal programma elettorale – ha rivelato Marotta – per marcare una differenza di merito e di metodo rispetto ai nostri avversari. Ci troviamo di fronte ad alcuni che si candidano a ricoprire un ruolo senza comprenderne fino in fondo la complessità e ad altri il cui desiderio è solo quello di occupare uno scranno in aula. Nel rivendicare cinque anni di risultati, abbiamo, al contrario, la piena consapevolezza del duro lavoro che ci attende. Non facciamo promesse, ci impegniamo a ridare alla nostra comunità una prospettiva di futuro, che coinvolga le associazioni, le istituzioni scolastiche, le parrocchie, gli enti sportivi e culturali, i privati".

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La rinascita di San Nicola, per Marotta, passa attraverso la riapertura dei cantieri, la riqualificazione del Real Convitto Borbonico, di Largo Rotonda, del centro storico e delle periferie, la realizzazione di nuove infrastrutture, il miglioramento dei servizi. Ma come? "L’esperienza ci ha insegnato – ha chiarito il sindaco – che la volontà e le idee da sole non bastano. Per intercettare le fonti di finanziamento pubblico (regionali, nazionali ed europei) bisogna intensificare le attività di programmazione e di progettazione. Nel prossimo bilancio, quindi, stanzieremo risorse per la selezionare e la stesura di progetti con cui essere pronti a partecipare ai bandi. Intendiamo, poi, promuovere ogni forma di cooperazione (come il project financing) che produca vantaggi alla città, nella convinzione che l’incontro tra il pubblico e il privato non sia, o non sia solo, la risposta alla riduzione alle difficoltà di cassa di un Comune, ma l’occasione di realizzare infrastrutture, creare opportunità di lavoro ed erogare servizi, avvalendosi della competenza tecnica e dell’efficienza gestionale del settore privato, sempre a vantaggio dell’interesse pubblico".

Il Puc è un’altra sfida da vincere. "Ecco perché vogliamo imprimere l’impulso finale alla sua approvazione. Siamo al momento decisivo, non ci lasceremo sfuggire l’occasione storica di ridisegnare una città attenta alla qualità della vita, all’ambiente, al patrimonio storico-artistico, al paesaggio, alla mobilità urbana sostenibile, al risparmio energetico. Sono stanco – ha concluso il sindaco – della politica che ferma lo sguardo su un cespuglio d’erba d’estate. San Nicola merita più coraggio e una visione ambiziosa". 

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