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Dipendenti pubblici alle urne per scegliere i rappresentanti sindacali

Dopo il rinvio a causa del Covid si vota per gli Rsu in Comuni, Provincia, Sanità ed altri enti

Urne aperte per i lavoratori del pubblico impiego e della scuola chiamati a scegliere le Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) che saranno in carica per i prossimi 3 anni. Si vota fino al 7 aprile. 

Tra gli enti al voto quelli del comparto sanità, Provincia, Unioni dei Comuni, enti centrali, Camere di Commercio, Inps, Aci, Inail. Voteranno come detto migliaia di lavoratori, se si pensa che solo dalla Provincia e dal Comune di Caserta andranno alle urne oltre 400 dipendenti si percepisce la portata e l'entità di questo voto.

È possibile esprimere un voto di lista nelle aziende sino a 200 elettori o 2 preferenze nella stessa lista nei restanti casi. Le Rsu elette resteranno in carica per i prossimi tre anni.
Elementi fondamentali, sia per sindacati che per le aziende, è dare continuità alle contrattazioni nei luoghi di lavoro è che si possa raggiungere il quorum del 50%+1 degli elettori. Senza Rsu non sarebbe infatti possibile firmare nessun accordo integrativo a beneficio dei lavoratori.

Tra i sindacati sono ben 340 i candidati della Cisl Fp. "Dopo il rinvio, causa emergenza Covid  - spiega Franco Della Rocca, segretario Generale Cisl Fp Caserta - si arriva a questo turno elettorale con grandi aspettative e soprattutto una grande voglia di fare bene. È un momento importantissimo per tutti i sindacati, noi alla Funzione Pubblica cercheremo se non di fare meglio quanto meno di bissare l'ottimo risultato della tornata del 2018 nel corso della quale la Cisl riuscì nell'obiettivo non facile di premiare l'impegno e la presenza costante dei lavoratori su quasi tutti i luoghi di lavoro. Questo voto avviene in uno dei momenti storici più difficili per il settore del pubblico impiego che dovrà impegnare moltissimo le Rsu per i prossimi tre anni – afferma ancora Della Rocca – Il primo impegno è la contrattazione per adeguare gli stipendi, premiare il merito e favorire la crescita professionale dei lavoratori pubblici, che usufruiscono in media di sole 1,2 giornate di formazione l’anno. Per non parlare delle stabilizzazioni del personale per le quali la Cisl Fp di Caserta si batte instancabilmente insieme al livello regionale da anni".

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