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Elezioni. Lo sfidante del sindaco lancia accuse: "Impedito sviluppo del territorio"

Mavilio accusa il primo cittadino uscente Fusco

"La tua amministrazione ha impedito la crescita del territorio". Questo in sintesi il succo delle parole del candidato sindaco Egidio Mavilio, rivolgendosi al suo competitor, il sindaco uscente Armando Fusco.  “Da Cittadino e candidato Sindaco per Riardo sono basito e fortemente rammaricato per la polemica costante con cui l’attuale amministrazione vive il rapporto con la sua gente - scrive Mavilio - Qui non si amministra il bene comune ma si discute su tutto senza creare benessere diffuso e generale. La nostra terra ricca di acque minerali non riesce ad avere una politica per queste imprese, anzi le ignora e addirittura le contrasta, trascurando anche benefiche proposte da cui potrebbero nascere vantaggi e positive ricadute per l’intera comunità ed in particolare per i giovani.  L’attuale Sindaco si è da tempo avventurato in una personale quanto inconcepibile guerra contro Ferrarelle, una delle più importanti imprese di imbottigliamento delle Acque minerali. A suo dire questa impresa è contraria al benessere di Riardo e dei riardesi". 

"A tal riguardo, invitiamo il Sindaco a rendere pubblico il carteggio tra l’amministrazione e la società Ferrarelle poiché al sottoscritto risulta che da tempo è inevasa la corrispondenza con la società che auspicava un percorso di cooperazione virtuoso con l’Amministrazione Comunale da attivarsi attraverso la costituzione di una commissione composta da tecnici interni all’amministrazione e alla Ferrarelle e da consulenti indicati dal Comune. La società, impegnata anche in attività di sensibilizzazione e di sostegno al sociale, ha anche provveduto alle proprie designazioni, indicando le azioni da attivarsi per il benessere dei giovani e di tutti i cittadini riardesi. La formazione delle competenze per l’inserimento nelle realtà industriali del settore è la priorità. Un atto di concretezza che è stato silenziato con arroganza politica e amministrativa e che genera dubbi ed incertezze sul chi ama e chi opera davvero per la comunità riardese. Una dimenticanza? Una disfunzione burocratica? Intendimenti altri? Queste sono le risposte che il popolo riardese darà direttamente al Sindaco il 14 e 15 maggio p.v. quando il bene di Riardo, lo sviluppo, il futuro non saranno più sterili enunciazioni ma la condanna politica di chi ha ritardato ed anche negato il benessere della nostra comunità. Il termine cooperazione istituzionale, politica e sociale entrerà nel vocabolario del nostro paese e sarà valido per tutti coloro che vorranno operare per il bene di Riardo".

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