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Elezioni. Il sindaco risponde all'ultimatum: "Pronto al confronto, aspetto una telefonata"

Porfidia: "Non capisco perché organizzarlo di mattina in un giorno feriale..."

Il sindaco di Raffaele Porfidia ha ritenuto di replicare all'ultimatum lanciato dal candidato Angelo Racioppoli in merito al confronto diretto al cospetto dei recalesi. Il primo cittadino in carica Porfidia ha avuto modo di ribadire: 'Resto allibito e temo che Racioppoli voglia sottrarsi al confronto da lui stesso richiesto. Spiego la ragione di questa chiara deduzione: domenica 22 maggio, con tono oltre che veemente, il contendente lancia la richiesta di dibattito (punto e basta). Il giorno 25 maggio, io rispondo con un comunicato ufficiale su tutte le testate ed accetto l'incontro, ed in più, per esprimere la mia decisa volontà di esperire l'impegno, comunico di aver costituito una delegazione.  A questo punto, credo che il proponente avrebbe dovuto chiamare o indicare con chi interfacciarci. Comunque sia, dichiaro ufficialmente che la nostra delegazione è costituita dai signori Andrea Mastroianni e Berto Rossi). Pertanto attendiamo una chiamata o un nome con recapito telefonico per stabilire in modo condiviso data, luogo e regole del confronto (nonostante a suo tempo Racioppoli dichiarò «quando e dove vuole lui»). Saremmo ben lieti di accettare l'invito di mercoledì, anche se non si capisce con esattezza di quale mercoledì si parli dal momento che ne mancano ancora 2 fino al 12 giugno, e chiediamo per senso di collaborazione maggiore precisione per il futuro". Anche se, aggiunge, "non ci sembra né il giorno né l'ora utili per un pubblico confronto. Preciso infatti  che non riesco a trovare motivi validi per tenere un dibattito di tale rilevanza tra candidati a sindaco una mattina alle ore 11 di un giorno feriale. In un giorno infrasettimanale è evidente che la maggior parte della popolazione sia impegnata lavorativamente, in faccende domestiche o nel disbrigo di pratiche presso uffici pubblici, non aperti in giorni festivi. Probabilmente la volontà è di farsi un dibattito a due, nel vero senso della parola (al limite potremmo sperare soltanto nella presenza di qualche candidato al consiglio comunale). Pertanto, comunque da parte mia, propongo alle delegazioni di accordarsi su un orario serale per mettersi a disposizione innanzitutto dei recalesi, visto che loro saranno chiamati a decidere il gruppo di governo cittadino per i prossimi cinque anni".

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