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Vignola: "Dal dissesto alla riscossione passando per il Recovery: così creiamo il risorgimento casertano"

Il candidato sindaco: "I casertani devono riscoprire l’amore per la propria città"

“La politica deve risvegliare il senso di appartenenza, dare risposte in termini di programmazione strategica e operativa. Ma è anche vero che i cittadini devono svegliarsi da questo torpore civico”. E’ il pensiero di Romolo Vignola, candidato sindaco delle liste ‘Speranza per Caserta’, ‘Io Firmo per Caserta’ e ‘Movimento Per’ alle prossime amministrative di ottobre. “I casertani devono riscoprire l’amore per la propria città, devono essere in grado di discernere tra le varie proposte politiche e diffidare di coloro che a vario titolo hanno solo ricevuto e al territorio hanno invece restituito degrado dal punto di vista urbanistico, economico e sociale. La nostra proposta politica è semplice e complessa allo stesso tempo, ci lavoriamo con un gruppo di lavoro che mi sta sostenendo in questo sforzo programmatico. Recuperare la macchina amministrativa in termini di efficacia ed efficienza, stipulare con la cittadinanza un contratto, un accordo, la cui causa è essenzialmente il risorgimento casertano”.

L’avvocato ha una visione chiara della situazione attuale del Comune. “Il professionismo della politica oggi si è tradotto essenzialmente in comitati d’affari, nella gestione di serbatoi di voti, facendo leva su una comunità sempre più distaccata dalla gestione della cosa pubblica. L’obiettivo oggi è essenzialmente l’arrivismo politico e poca importa se il tutto avviene senza avere alcuna competenza nella gestione degli Enti Locali. Risultato? Dissesti finanziari ripetuti, servizi al cittadino azzerati, depauperamento economico e sociale della nostra comunità”.

Per questo va recuperata la macchina amministrativa. “L’Ente Locale in questi anni ha subito una profonda innovazione dal punto di vista normativo-contabile e questa rivoluzione non è stata accompagnata da alcuna competenza della classe politica. Prendiamo ad esempio la programmazione triennale. L’assetto normativo è di per sé sufficiente perché un’amministrazione possa decidere quali strategie intenda adottare per conseguire i propri obiettivi. Il problema sta nella loro mancata attivazione. Faccio un esempio. L’elenco triennale dei lavori pubblici è un documento indispensabile per l’approvazione del Bilancio di Previsione. All’interno di questo occorre stabilire le priorità delle azioni da intraprendere, modalità di attuazione, reperibilità fondi. Ora tale documento di programmazione resta lettera morta spingendo la città verso un degrado infrastrutturale. Si pensi alla situazione delle scuole. Da quanti anni non se ne costruisce una? Oggi occorre competenza per gestire la macchina amministrativa. Competenza e spirito di servizio. Ecco cosa è mancato negli ultimi venti anni”.

Secondo Vignola da questa situazione se ne esce “con competenza e spirito di servizio. Tenga presente che l’assessore alla programmazione finanziaria ha la delega al Recovery Fund e Recovery Plan; corriamo il rischio che anche questa opportunità resti lettera morta senza le opportune competenze. Questa è un’occasione unica per riprogrammare la Città e sfruttare le sei missioni del Recovery. Caserta è da anni agli ultimi posti nelle classifiche annuali del sole 24 ore; ecco se riflettiamo su questa opportunità è chiaro che potremmo assistere ad una vera rivoluzione per la nostra comunità. Ovviamente occorre come ho detto competenza e spirito di servizio e parte della comunità dovrebbe comprendere che bisogna dare fiducia a coloro che hanno queste competenze ed evitare di premiare la solita politica inappropriata ed inefficiente”.

Ma il Recovery, per il candidato sindaco, potrebbe non bastare. “Le risorse per la programmazione vanno assolutamente trovate anche in un nuovo concetto di “compliance”. La riscossione delle imposte rappresenta la base di partenza per una buona amministrazione. Se si prevede di riscuotere 100 e invece si riscuote 50 siamo già di fronte ad un bel problema. Se poi ci si aggiunge l’inefficienza della società di riscossione allora il problema diventa ancora più importante. La svolta sta nella “compliance”. L’Ente deve riattivare l’Ufficio Tributi al quale deve essere affidato il controllo della riscossione tramite un dialogo aperto e costruttivo con la cittadinanza”. E sul futuro: “Bisogna ridurre il gap ma se i casertani ci vorranno premiare riceveranno competenza e spirito di servizio. Porremo le basi per la città del futuro con una amministrazione consapevole, rivolta al futuro dei nostri figli perché Caserta siamo noi".

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