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Mazzata al Consiglio di Stato: "l'azienda della puzza" resta chiusa

I giudici confermano la decisione del Tar dopo le proteste

Il Consiglio di Stato (Sezione Quarta, presidente Paolo Troiano) mette la parola fine alla vicenda Eco Transider, società che si occupa di trattamento di rifiuti speciali. I giudici hanno, infatti, respinto, in via definitiva, il ricorso presentato dal Consorzio Steel Woman e riconosciuto la piena legittimità degli atti posti in essere dal Consorzio Asi Caserta e dal Comune di Gricignano di Aversa.

In pratica il Consorzio chiedeva la riforma della sentenza del Tar del 2 settembre 2017 (la numero 4226) che respingeva il ricorso proposto avverso il provvedimento del Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Gricignano di Aversa di annullamento in autotutela dei permessi di costruire e della sentenza del Tar Campania (numero 4366) per l’annullamento, da parte dell’Asi, in autotutela di delibera di revoca assegnazione suoli.

Il Consiglio di Stato però ha confermato quanto sentenziato dal Tar della Campania chiudendo quindi un lungo contenzioso che va avanti da anni e che ha avuto anche implicazioni di carattere amministrativo oltre che una grande rilevanza anche sul piano sociale, con una forte mobilitazione popolare di protesta contro l’attività di trattamento dei rifiuti operata dall’azienda e ritenuta dannosa per l’ambiente e la salute dai cittadini dell’area interessata, soprattutto quella di Gricignano di Aversa.

L’iter giudiziario era iniziato con l’impugnazione da parte del Consorzio Steel Woman, di cui la Ecotransider è socia, della delibera con la quale il Comitato Direttivo del Consorzio Asi Caserta aveva revocato un’assegnazione di suolo per una superficie complessiva di circa 31mila mq, avvenuta nel 2008.

Sentenza Eco Transider-2

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