Non solo l’esercito: droni e satelliti per difendere i ‘siti sensibili’
Il piano del governo Conte nella Terra dei Fuochi. Stretta anche sulle autorizzazioni
Non esisteranno più “autorizzazioni da completare” e ci sarà una maggiore stretta sui controlli per le aziende che lavorano i rifiuti. E’ uno dei passaggi fondamentali del piano messo in campo dal governo Conte ed illustrato lunedì pomeriggio in Prefettura a Caserta, dopo una giornata lunga e ricca di tensioni (anche politiche ed istituzionali).
Un piano, quello a cui ha lavorato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che vedrà una collaborazione strettissima col Ministero della Difesa, che metterà in campo le sue ‘armi’. Oltre all’esercito a presidiare i ‘siti sensibili’, ci saranno anche controlli coi droni ed i satelliti per avere costantemente la situazione sotto controllo e per evitare intrusioni di estranei che possano appiccare incendi e provocare roghi inquinanti.
IL VERTICE DELLA TENSIONE
Per quel che concerne le autorizzazioni, ha sottolineato il ministro Costa, sarà necessario per tutte le aziende essere dotati di sistemi anti-incendio di ultima generazione, sia nelle aree dedicate allo stoccaggio sia in quelle ‘esterne’. I prefetti potranno direttamente disporre dell’esercito per presidiare i siti sensibili esistenti sul territorio.