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Camorra in Comune, il dossier della commissione al nuovo ministro

Chiuso il lavoro di verifica degli atti. Ora si limano i dettagli: la decisione sullo scioglimento nelle mani del nuovo governo

Atti al vaglio del Ministero dell'Interno che valuterà sullo scioglimento del comune di Sparanise per infiltrazione camorristica. Su cui potrebbe pesare la nomina del prossimo ministro del nuovo governo Meloni che dovrebbe avvenire a stretto giro.

La "consegna dei lavori" al Ministero dell'Interno è stato l'atto finale della commissione d'accesso nominata lo scorso aprile con un mandato di tre mesi (prorogato di ulteriori tre) inviata per fare luce su eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata con l'amministrazione sparanisana.

L'insediamento della commissione (presieduta dal vice prefetto di Caserta Vincenzo Lubrano e composta da un team di poliziotti della Squadra Mobile, referenti Dda, carabinieri, finanzieri nonché da un funzionario del provveditorato delle opere pubbliche) presso il comune di Sparanise è legato alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il primo cittadino Salvatore Martiello.

Il sindaco di Sparanise, infatti, lo scorso dicembre finí nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia insieme ad altre 19 persone appartenenti al panorama politico (non solo casertano), nonché tecnici comunali ed imprenditori del terzo settore per i reati di corruzione, turbativa d'asta, concussione, intestazione fittizia, emissione di fatture false per operazioni inesistenti aggravati dall'agevolazione mafiosa.

Nell'operazione coordinata dalla Dda partenopea e condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta finirono gli appalti per il conferimento dei servizi di assistenza per i minori nei comuni di Sparanise, Teano, Caserta oltre all'Asl casertana dove politici e tecnici avrebbero messo a disposizione il loro ruolo relazionandosi con gli esponenti del clan dei Casalesi inseriti di volta in volta negli enti pubblici coinvolti.

A tessere le fila dell'ordito intreccio Eufrasia Del Vecchio, sorella di Carlino Del Vecchio, mente delle cooperative in odore di camorra. Nei mesi di permanenza presso il comune di Sparanise al vaglio della commissione d'accesso sono finite licenze, permessi a costruire, affidamenti diretti  a servizi di pubblica utilità sospetti e gare d'appalto inficiate per favorire l'autoctona famiglia dei Papa storica espressione del clan dei Casalesi o in generale l'originario Clan.

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