Nuove nomine in diocesi. Padre Insero lascia per dedicarsi all'insegnamento

I saluti, le nuove nomine e poi la corsa ai ripari con la verità che finalmente prende forma. E' quanto accaduto nella diocesi di Roma dove il cardinale vicario di Papa Francesco, Angelo De Donatis, ha conferito nuovi incarichi, tra cui quello di responsabile dell'ufficio comunicazioni sociali della Diocesi Capitolina ricoperto, in realtà fino a qualche mese fa, da don Walter Insero, originario di Caiazzo, Rettore della Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, nota come la chiesa degli Artisti, e che ha officiato di recente i funerali di Maurizio Costanzo.

Prima di conferire i nuovi incarichi, nel suo annuncio, il cardinal De Donatis ha salutato padre Insero ringraziandolo per l'opera svolta in questi anni (Insero è stato responsabile dell'ufficio comunicazioni della diocesi per 10 anni) annunciando la nomina di padre Giulio Albanese, "sacerdote" comboniano e "giornalista", si legge nella nota di nomina. L'annuncio di De Donatis sarà apparso a qualcuno come un fulmine a ciel sereno.

Una sorpresa che è stata colta dal quotidiano Libero che ha riportato l'avvicendamento come una cosa che "era nell'aria da mesi, un normale ricambio dopo il commissariamento di fatto attuato dal Papa sul Vicariato di Roma", avrebbe riferito una fonte rimasta anonima. Tradotto: padre Insero è stato revocato. 

Una ricostruzione che però si è rilevata fantasiosa. In verità padre Insero ha lasciato l'incarico già a novembre scorso, alla scadenza del secondo mandato quinquennale. Una scelta dettata dalla volontà del sacerdote caiatino di dedicarsi a tempo pieno all'insegnamento, essendo professore incaricato associato di Teologia alla Facoltà Teologica della Pontificia Università Gregoriana di Roma. "Al massimo sarei andato via io", precisa padre Insero contattato da CasertaNews. Solo ieri, però, c'è stata la nomina del sostituto dopo un periodo in cui c'è stata una sorta di autogestione. 

Intanto, spunta anche un documento - una lettera dello scorso luglio inviata al rettore dell'Università dove padre Insero è docente - del cardinale De Donatis in cui si ribadiva il fatto che "Mons. Insero alla fine del secondo quinquennio che scadrà il primo novembre non sarà più direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato ... Pertanto la Facoltà potrà procedere alla modifica del suo rapporto contrattuale rendendolo a tempo pieno e indeterminato". Ecco svelato il giallo.   

Ma chi è don Insero? Originario di Caiazzo, 48 anni il prossimo luglio, padre Walter dopo aver terminato la Maîtrise in Teologia presso la Facoltà di Teologia cattolica dell’Università Scienze Umane (Marc Bloch) di Strasburgo (Francia) nel 1999, ha conseguito nel febbraio 2002 il titolo di Licenza in Teologia Dogmatica presso l’Università Gregoriana. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale in Vaticano nel maggio 2003 per l’imposizione delle mani di Papa Giovanni Paolo II. Dal 2002 al 2005 ha svolto il suo ministero come vicario parrocchiale presso la parrocchia S. Lucia al Clodio in Roma. Nel 2004 è stato nominato cappellano presso l’Azienda RAI (Radio e televisione italiana ), incaricato delle sedi Viale Mazzini 14, Via Teulada 66 e Via Asiago 10. Ha conseguito il Dottorato in Teologia. 

Dal settembre 2005 al 2011 ha svolto il suo ministero pastorale come vicario parrocchiale nella parrocchia Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. Dall’anno accademico 2005-06 è Docente Incaricato presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, dove dirige due seminari tematici, sul tema "Fede, ragione e teologia in alcuni scritti di J. Ratzinger" e "La riflessione cristologica di Walter Kasper" e tiene un corso di ecclesiologia in Licenza dal titolo "Quale Chiesa per una nuova evangelizzazione?" e un corso opzionale al primo ciclo di teologia "Fede e Amore, Ragione e Verità: un’introduzione alla teologia di J. Ratzinger". Il 4 febbraio 2011 è stato nominato responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali e portavoce del Vicariato di Roma con l’incarico di coordinare la comunicazione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.