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Alto Casertano, presentato il Distretto: la parola passa alla Regione

Soddisfazione espressa dal presidente di Coldiretti Caserta Manuel Lombardi e dal direttore Giuseppe Miselli

Nell’ambito delle iniziative per la costituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità, la federazione provinciale di Coldiretti Caserta, quale soggetto capofila del comitato promotore, ha presentato alla Regione Campania la richiesta di riconoscimento del distretto rurale “Alto Casertano”, d’intesa con i Comuni dell’area. Soddisfazione per il lavoro svolto nel creare rete sul territorio è stata espressa dal presidente di Coldiretti Caserta Manuel Lombardi e dal direttore Giuseppe Miselli.

Per Distretti Rurali (DIR) si intendono “sistemi produttivi locali caratterizzati da un'identità storica e territoriale omogenea che deriva dall'integrazione fra attività agricole e altre attività locali nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità e coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali”. Il regolamento regionale individua i requisiti necessari per il riconoscimento dei distretti rurali e agroalimentari di qualità e definisce il procedimento di riconoscimento di un distretto, che si articola in tre fasi distinte: individuazione, costituzione e definizione della forma giuridica e riconoscimento vero e proprio, che avverrà con delibera di Giunta regionale dopo l’attività istruttoria posta in essere dagli uffici dell’assessorato all’Agricoltura.

“Il lavoro del comitato promotore – spiega il presidente Lombardi – ha coordinato i soggetti rappresentativi del territorio, in particolare gli Enti locali, che Coldiretti Caserta ha saputo mettere insieme per dare corpo ad una grande opportunità. Il Distretto Rurale Alto Casertano, una volta riconosciuto, potrà diventare il contenitore nel quale coniugare le esigenze degli agricoltori con le progettualità dei Comuni per la promozione dell’area. Si tratta di un’area chiave della nostra provincia che possiede grandi eccellenze produttive, un importante patrimonio culturale fatto di piccoli borghi e ricchezze naturalistiche di pregio”.

“Siamo molto soddisfatti – aggiunge il direttore Miselli – dell’obiettivo raggiunto grazie alla reputazione che Coldiretti ha saputo costruire nell’Alto Casertano. Grazie alla presenza capillare della nostra organizzazione siamo stati in grado di mettere a sistema il progetto del Distretto Rurale, che sarà la sfida su cui misurare il futuro di quest’area. Avere uno strumento di programmazione unico, con i soggetti pubblici e privati allo stesso tavolo, sarà la chiave di volta per evitare sovrapposizioni inutili e dannose. Con il DIR Alto Casertano si potrà mettere in campo una visione comune dei sistemi produttivi e del marketing territoriale”.

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