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I retroscena del mancato golpe. Dissidenti contro il sindaco per l'appalto tributi

In tre della maggioranza votano contro il bilancio ma il sindaco si salva con il voto dell'opposizione

Mancanza di trasparenza e “zero risposte” alle richieste su “provvedimenti amministrativi e affidamenti”. Per questo motivo l’assessore di Villa di Briano Anna Conte e i consiglieri comunali Gianfrancesco Quarto e Marcello Cantile hanno deciso di votare contro il bilancio presentato dal sindaco Luigi Della Corte.

A salvare l’amministrazione comunale Della Corte è stato il consigliere di opposizione Maisto ma adesso la maggioranza scricchiola perché con i ‘no’ dei tre dissidenti ‘pesa’ tantissimo adesso il voto del primo cittadino (6 all’opposizione e 6 in maggioranza). A spiegare il perché del voto contrario al bilancio sono proprio i tre dissidenti che pongono sul tavolo un elemento fondamentale della ‘rottura’: l’affidamento dei servizi di riscossione ed accertamento dei tributi comunali alla Sogert Spa. “Già il 6 febbraio abbiamo chiesto chiarimenti sulle rendicontazioni e sulle relazioni trimestrali e annuali – hanno detto Quarto, Cantile e Conte – ma a questa richiesta la società non ha mai dato alcun riscontro sia in forma scritta che verbale”.

Solamente successivamente i tre ‘dissidenti’ sono venuti in possesso dei documenti richiesti grazie alla disponibilità del responsabile dell’area finanziaria. E quindi ‘carte alla mano’ il 19 aprile hanno chiesto ‘consulenza’ al sindaco Luigi Della Corte, all’Assessore alle finanze e tributi, al Segretario Comunale, al Responsabile area finanziaria e al Revisore dei Conti “di effettuare alcune verifiche riguardanti l’accertamento e la riscossione dei tributi comunali”. Ma a questa richiesta “abbiamo ricevuto solo ed esclusivamente la risposta del revisore dei conti Tartaglione che nel contempo invitava gli altri intestatari della richiesta a produrre la documentazione necessaria affinché si aprisse una istruttoria ad hoc”.

Solo che la politica ha preferito stare in silenzio. Non produrre atti. E soprattutto non dare risposte. Si arriva quindi al 14 maggio quando con la determinazione numero 20 dell’area finanziaria il Comune ha disposto la liquidazione a favore della Sogert Spa di un importo pari ad 19.990,95 euro e nella stessa si afferma che “il servizio reso dalla Sogert Spa è stato regolarmente eseguito in conformità dei patti e condizioni sottoscritti con il contratto di affidamento. Ma nonostante avessimo chiesto chiarimenti nessuno ha dato riscontro alle nostre note. Procedendo quindi a testa bassa nel liquidare questi 20mila euro alla società”.

In seguito a questa liquidazione arriva una ulteriore richiesta da parte dei dissidenti, questa volta il 24 maggio: “Abbiamo chiesto ancora una volta, agli organismi comunali competenti, una risposta inerente le problematiche riscontrate relative all’accertamento ed alla riscossione dei tributi comunali; e lo abbiamo rifatto anche il 31 luglio con pec intestata al Sindaco e al segretario comunale ed agli scriventi; a fronte di tali richieste, come nelle precedenti, l’unico a riscontrare le nostre richieste è stato il dottor Tartaglione in qualità di revisore dei conti; lo stesso afferma che esistono delle incongruenze in termini qualitativi e quantitativi riguardo la riscossione dei tributi; ad oggi gli altri soggetti interessati non hanno dato alcuna risposta in riferimento alle nostre richieste”.

E quindi su queste basi hanno votato contro il Bilancio “in quanto la riscossione e l’accertamento dei tributi è parte sostanziale del bilancio di previsione ed inoltre, come spesso richiesto, non è stata mai convocata alcuna riunione preconsiliare dove poter discutere del Bilancio di Previsione, documento di vitale importanza, dove viene preventivata tutta la manovra politica che l’Amministrazione intende perseguire a favore di tutta la comunità Brianese per rendere alla stessa un paese più vivibile con un carico fiscale sostenibile”.

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