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Il Comune deve incassare ancora 40 milioni per la tassa sui rifiuti

La somma è stata certificata dai revisori nell'ultimo consuntivo, ma per l'assessore Federico Pica i casertani "non sono cattivi pagatori"

Al Comune di Caserta i conti…. non tornano. E non potrebbe essere diversamente visto che l’Ente di piazza Vanvitelli è stato costretto a dichiarare ben due dissesti finanziari nel giro di 7 anni. Ma perché un Comune va così in difficoltà?

Sicuramente ci sono tre elementi sostanziali: il primo riguarda i tagli del governo, che ormai da anni utilizza i Comuni come bancomat; il secondo è la 'gestione allegra’ degli amministratori comunali; il terzo è la capacità dei cittadini-contribuenti di svolgere il proprio ruolo, pagando tasse e servizi. Sui primi due punti crediamo che si possa sorvolare, perché, da un lato, ad oggi non sono previsti interventi che possano mutare il rapporto; e, per il secondo caso, venendo da 6 anni di dissesto finanziario, non è che a Palazzo Castropignano abbiano avuto questo gran budget da spendere.

Ma sull’ultimo elemento una riflessione va fatta, soprattutto alla luce di quelle che sono state le dichiarazioni dell’assessore alle Finanze Federico Pica in consiglio comunale. Il professore universitario ha infatti affermato che “i cittadini casertani pagano le tasse e che quindi non sono dei cattivi pagatori”. Parole smentite il giorno dopo da Nello Spirito che le casse del Comune le ha gestite per anni da assessore alle Finanze e che le ha sempre tenute sotto controllo dai banchi dell’opposizione. Pica non ha ritenuto di dover ribattere alle parole di Spirito e questo qualche dubbio ce lo ha lasciato.

residui attivi tassa rifiuti-2

Così abbiamo deciso di “indagare nei conti” ed effettivamente quello che ha affermato il professore Pica, onestamente, non trova grandi conferme nei numeri. Soprattuto se la tassa in questione è quella sui rifiuti. Ed a dirlo non è solo Spirito, ma anche il collegio dei revisori che ha certificato l’ultimo conto consuntivo del Comune di Caserta, dove si legge chiaramente che i residui attivi (cioè le somme che l’Ente deve ancora incassare) per la tassa sui rifiuti ammontano a circa 40 milioni di euro al 31 dicembre 2017.

Numeri da capogiro che, certamente, non confermano le parole dell’assessore Pica (“i casertani non sono cattivi pagatori”) e che, oltretutto, lascia tanti dubbi anche per il prossimo anno, quando con la nuova gestione finanziaria prevista per i Comuni, si potrà liquidare le fatture da pagare solo dopo aver incassato la somma destinata a quel capitolo di spesa. Col rischio, neanche troppo velato, di non riuscire a far fronte, ad esempio, proprio ai pagamenti puntuali del servizio della raccolta dei rifiuti con tutte le conseguenze immaginabili.

A meno che, d’improvviso, non si realizzi ciò che Pica ha ripetuto in consiglio comunale e, cioè, che i casertani si dimostrino dei “buoni pagatori”. A questo punto non resta che sperare nei ‘classici’ buoni propositi in vista di Capodanno.

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