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Odissea negli uffici comunali, la denuncia del consigliere

Iannucci: "Diritto di proprietà ancora non applicato nonostante la delibera di Giunta"

Uffici comunali inadempienti trasformano in una vera e propria odissea la pratica del passaggio del diritto di superficie in diritto di proprietà, stabilita dalla Giunta Comunale. A denunciare la situazione è il consigliere di maggioranza Gianluca Iannucci che proprio perché tale pratica fosse accessibile si era speso, soprattutto per alcuni residenti di Parco degli Aranci a Caserta.

Nei giorni scorsi Iannucci ha inoltrato una nota al sindaco Carlo Marino ricordando come "con una proposta convertita in delibera numero 49/2017 e 86 /2018, questa giunta comunale, da me sempre appoggiata come consigliere di maggioranza, ha determinato di dare corso alla trasformazione a titolo oneroso del diritto di superficie in diritto di proprietà stabilendo al contempo a quali zone era riferito il provvedimento che riguarda 6 zone cittadine, densamente popolate e distribuite su buona parte del territorio comunale.

Detta delibera contiene argomentazioni di inconfutabile utilità, sia per i singoli che con l’attuazione verrebbero ad incrementare certamente il valore dei loro immobili, senza per altro essere obbligati ad azioni collettive, ben potendo per espressa previsione normativa decidere autonomamente se avvalersi o meno delle facoltà loro concesse dal richiamato provvedimento in piena autonomia decisionale; dall’altro vi è senza dubbio un chiaro interesse del comune che verrebbe ad incassare somme di incontrovertibile utilità per le proprie casse".

Poi l'attacco: "orbene dopo aver illustrato tutti vantaggi delle delibere, mi corre l’obbligo di rilevare che le stesse, malgrado fossero state predisposte delle modalità di attuazione -ovvero di fruizione per l’utenza- di apparente semplicità e quindi un iter di facile completamento, sia ad oggi inattuabile a causa della inefficacia sostanziale del meccanismo vigente. Le lamentele dei cittadini interessati sono univocamente orientate nel senso di considerare il provvedimento pura teoria, senza alcuna possibilità per l’utenza di ottenere il risultato sperato.

Lungi da me il voler assumere toni polemici che resterebbero sterili e inadeguati al mio innanzi richiamato ruolo - scrive ancora Iannucci -  facendomi portavoce di una esigenza assai sentita e presente nella cittadinanza che mi onoro di rappresentare, esorto pubblicamente Lei in quanto massimo esponente della amministrazione comunale, a rivedere la struttura attuativa della delibera nel suo complesso, a dare concreto impulso ad una effettiva efficacia dei provvedimenti, rimuovendo gli eventuali ostacoli, così consentendo ai cittadini interessati di usufruire della ghiotta opportunità concessa loro; le chiedo pertanto di  attuare quei correttivi che riterrà necessari e rendendone comunicazione alla cittadinanza, ad oggi insoddisfatta del meccanismo attuativo".

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