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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Dimissioni farsa del sindaco, un altro fallimento"

I consiglieri di opposizione lanciano accuse a Branco: "Tornerà sulla sua poltrona e accontenterà gli scontenti"

"Una farsa le dimissioni del sindaco Branco". Le commentano così i consiglieri di opposizione Angelo Di Rienzo, Melina Ragozzino e Annarita Vegliante sottolineando che dopo essere passata già una settimana dalla 'crisi' che ha aperto lo stesso primo cittadino con il suo addio perdura "lo stallo totale dell'attività amministrativa, alla quale eravamo purtroppo abituati da una Amministrazione assente e fallimentare".

E quindi gli esponenti della minoranza sottolineano che "non è un mistero per nessuno che i rapporti interni alla maggioranza non hanno mai funzionato, come più volte denunciato nei nostri interventi. Così come non è un mistero nemmeno che la parte politica più consistente che sostiene il Sindaco - sei consiglieri di maggioranza su dieci - è padrona assoluta del destino del Sindaco e della Consiliatura, come dimostrano le dimissioni del primo cittadino e l'apertura formale della crisi. Ed è fatto noto che la coalizione uscita vincente dalle urne non è mai stata "politica", come qualcuno ha onestamente riconosciuto, né poteva esserlo per le diverse estrazioni di alcuni consiglieri comunemente definiti "voltagabbana". Altrettanto chiaro a tutti è che dei risultati di questa amministrazione, nei due anni trascorsi, non si è visto nulla, sia sotto il profilo politico che sotto quello amministrativo, con la città allo sbando totale, senza regole e con enormi problemi da affrontare che necessiterebbero invece di coesione e determinazione massima nella squadra di governo. Alla formalizzazione della crisi della maggioranza, con le dimissioni del Sindaco, i tre consiglieri dell’opposizione si sono tenuti fuori dal “teatrino della politica” messo in piedi dai soliti noti suggeritori occulti, interpreti di una scaltra e cinica liturgia politica da prima repubblica, dichiarando immediatamente e pubblicamente di non essere in alcun modo disponibili a nessun incucio, restando al proprio posto sui banchi dell'opposizione". 

E quindi ecco una serie di interrogativi per lo stesso sindaco e per la sua maggioranza: "Il Sindaco darà più poltrone ai sei dissidenti per riportarli all'ovile, visto che dispone anche della poltrona lasciata vuota della Presidenza del Consiglio Comunale? Quale prezzo il Sindaco sarà disposto o costretto a pagare per rendere più "morbidi" i dissidenti e quindi ripartire ritirando le dimissioni? Quali compromessi accetterà il Sindaco, e su che cosa saranno raggiunti? Quanto tempo reggerà il nuovo accordo che si andrà a siglare con i dissidenti? Molto banalmente, si verificherà che le "dimissioni farsa" saranno ritirate nei prossimi giorni, i commedianti di questa farsa resteranno aggrappati a nuove e vecchie poltrone ed i Cittadini continueranno ad essere delusi da chi avevano eletto a fronte di spettacolari promesse di cambiamento. Un'altra sconfitta per una Città allo stremo, rassegnata e mortificata da anni di immobilismo amministrativo e da incapacità gestionale: un altro fallimento".

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