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Domiziana al buio, Diana attacca: "200mila euro per una rete obsoleta"

La polemica del presidente dell'associazione "Città Domizia"

"Se tutto il mondo procede in una direzione, Castel Volturno è un passo avanti: va sempre più all'indietro". È sarcastico il parere di Cesare Diana, presidente dell'associazione "Città Domizia", che si è espresso riguardo alla riparazione della rete di pubblica illuminazione inerente la strada Domiziana.

"È stato stimato un investimento generale di 200mila euro per un intervento che non abbraccia le energie rinnovabili e le cui tempistiche di messa in opera sono ancora oscure - dichiara il castellano -. I lampioni tradizionali sono ormai il passato, dato che la direzione europea è stata definita già da tempo, eppure dei pannelli fotovoltaici non vedremo manco l'ombra. 200mila euro praticamente buttati per una rete fatiscente, chiaramente obsoleta e troppo costosa, se pensiamo alle ripartizioni di bilancio ed alle ripercussioni sulle famiglie della nostra città. Petrella starà pensando di accendere un lampione e di spegnere l'altro? Una tecnica molto diffusa nei paesi del Terzo Mondo, forse". Il pensiero è alle elezioni del 2024: "Mi chiedo come faccia Petrella a pensare al bis - afferma Diana -. Magari si riferisce solo alle pietanze da pranzo e cena. A quasi 4 anni di disamministrazione, mi chiedo chi gli riserverà il voto. Spero i cittadini tengano conto dello stato di totale abbandono amministrativo in cui versiamo dalle scorse elezioni. Diano preferenza pensando seriamente al futuro proprio e dei propri cari, perché non ci sarà appello e recupero".

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