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Martedì, 23 Aprile 2024
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Detenuti al lavoro nella zona industriale, partono i corsi di formazione

Il primo dei tre istituti penitenziari che ha avviato il corso è quello di Aversa, seguiranno quelli di Santa Maria Capua Vetere e Carinola

“Mi riscatto per il futuro”: sono iniziati i corsi di formazione per i detenuti che verranno impiegati nei lavori di pubblica utilità nelle aree industriali della provincia di Caserta. Il primo dei tre istituti penitenziari che ha avviato il corso è quello di Aversa, seguiranno quelli di Santa Maria Capua Vetere e Carinola, per un totale di 46 persone coinvolte. Al termine della formazione di complessive circa sessanta ore, suddivise tra teoria generale, formazioni specifiche e tecnico-pratiche, i partecipanti otterranno le qualifiche di addetto primo soccorso, addetto antincendio e addetto alla segnaletica stradale oltre all’acquisizione della capacità d’uso delle attrezzature e dei mezzi per la manutenzione; così consentendo l’acquisizione di qualifiche che contribuiranno ad arricchire il percorso riabilitativo e il reinserimento sociale degli allievi. 

I detenuti saranno impegnati nell’attuazione del piano di lavoro elaborato dal Consorzio Asi Caserta nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il piano prevede l’impiego nelle attività di manutenzione del verde e del manto stradale, nella raccolta dei rifiuti e in interventi sulla rete idrica, fognaria e pubblica illuminazione nelle aree industriali di Aversa, Marcianise, Caserta-Ponteselice e Volturno Nord puntando sulla riqualificazione eco-ambientale delle stesse.

Il Consorzio è impegnato in questa importante iniziativa sociale, fortemente voluta dalla presidente Raffaela Pignetti, finalizzata alla riqualificazione delle aree e collocata all’interno di quel percorso virtuoso intrapreso in questi anni che ha consentito di dar vita al progetto di cooperazione internazionale con l’Onu e il Dap. I funzionari delle Nazioni Unite hanno infatti ritenuto che i progetti avviati dal Consorzio Asi possano costituire una possibile best practice, da identificare come “modello Asi Caserta”, esportabile a livello internazionale ed altresì finalizzato alla costituzione di un ufficio-antenna dell’Onu presso la struttura dell’Ente.

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