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Giallo sull’appalto dei rifiuti, ora Desiderio chiede lumi su Ecocar

La lettera inviata a sindaco, segretario e revisori: “Perché il contratto non è stato revocato?”

Dopo le dure accuse mosse dall’ex assessore Nello Spirito nell’intervista rilasciata a CasertaNews, anche il capogruppo di Forza Italia Roberto Desiderio vuole vederci chiaro sul ‘caso Ecocar’, coi dipendenti che non vengono pagati perché il Comune di Caserta non liquida le fatture.

Il nodo non è di poco conto, al punto che si è mossa anche la Prefettura, per ‘costringere’ il Comune a pagare la società che è stata colpita da interdittiva antimafia da un anno e che oggi è guidata da due commissari. “Come mai uno stato di fatto così evidentemente ingarbugliato non vi ha indotto ad avere un comportamento consono e giuridicamente adeguato alle condizioni di tempo e di luogo?” domanda Desiderio nella missiva indirizzata al sindaco Carlo Marino, al segretario comunale Massi ed ai revisori dei conti.

“Come mai - aggiunge - chi di dovere non ha portato a termine la gara per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti, così da limitare al minimo le problematiche sorte e le minacciate giornate di sciopero dei lavoratori? Come mai l’Ente, all’epoca dei fatti, non ha esercitato i poteri sostitutivi per snellire i tempi della procedura d’appalto che proveniva da un affidamento fatto al Consorzio Ecocar, composto da 2 società, di cui una (la Ipi) già interdetta ma che era la sola Ada vere i requisiti di legge per partecipare alla gara? Come mai il segretario (quello precedente, nda), la classe dirigente ed i revisori non hanno agito per sospendere con urgenza ogni rapporto con la società interdetto? Come mai il responsabile del procedimento non ha dato comunicazione immediata all’anca di quanto stesse accadendo e di quanto accaduto all’Ipi nel 2016 visto che l’interdittiva antimafia era diventata definitiva?”.

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