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"Bollette alle stelle, rischiamo di chiudere la pasticceria"

Il titolare di 'Conte' denuncia i rincari e spiega: "Non abbiamo risorse infinite"

Si dice esasperato Luigi Conte, titolare di un bar-pasticceria a Carinaro, che come tanti suoi colleghi esercenti ha aderito alla protesta contro il rincaro delle bollette. “Ci sentiamo proprio lasciati da soli” dice Conte che ha visto triplicare il costo dell’energia in poche settimane. E il futuro sembra ancora più nero. “Nel giro di poche settimane siamo passati da 4000 a 6mila euro” spiega l’esercente. “Proprio oggi abbiamo ricevuto un messaggio con un grafico del mese di agosto e non sappiamo le tariffe dove arriveranno”.

Nonostante le difficoltà Conte sostiene che in questo momento la cosa più sbagliata sia quella di fare da “scaricabarile” e aumentare i prezzi ai clienti. Lo stato però, puntualizza, “deve cominciare a venirci incontro sennò avremo un paese di poveri e la povertà porta delinquenza e malessere. Ci sarà tanta gente che soffrirà perché non troverà lavoro”. Ciò che accadrà mei prossimi mesi è un grosso punto interrogativo. “Siamo tutti a rischio perché una volta che saranno finiti i soldini che abbiamo guadagnato negli anni, per stare aperti servirà veramente un miracolo. Purtroppo non abbiamo risorse infinite, già abbiamo fatto grossi sacrifici ad aprire il bar-pasticceria” dice il titolare dell’attività che ha deciso di “dare una speranza per il futuro a mio figlie che ad appena 18 anni mi chiese di avviare una sua attività visto che con me ha vissuto, in un’altra pasticceria, tutta la passione che ci ho messo e che ci continuo a mettere. Ma a queste condizioni non possiamo più andare avanti”.

E poi l’ex campione del mondo del panettone (ha conquistato l’importante riconoscimento con il suo ‘Panbusciò’) ha continuato: “Mi sembra un po’ assurdo per una persona che lavora non prendere neanche lo stipendio, anzi indebitarsi con la speranza che tutto torni come prima. Segnali però non ne vediamo perché a parte la gran propaganda quando è il momento di aiutarci si girano tutti. Le parole son tante, ma i fatti non ci sono”. Le associazioni di settore parlano di costi “triplicati rispetto a un anno fa a causa dell’impennata dei prezzi del gas. Una situazione che sta costringendo gli esercenti a dover scegliere tra gli aumenti dei listini, finora assai modesti, e la sospensione dell’attività in attesa di un intervento risolutivo da parte del governo”.

Da qui l’iniziativa di molti esercenti di esporre in vetrina le bollette dell’energia e del gas.  “Questa iniziativa - hanno spiegato nei giorni scorsi alcuni esercenti - ha l’obiettivo di rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po’ di più con il rischio nei prossimi mesi di ulteriori aumenti. Con aumenti dei costi dell’energia del 300% si lavora con una pistola puntata alla tempia. Se il Governo non interviene o si agisce sui listini o si sospende l’attività. Contiamo sulla sensibilità dei cittadini e dei clienti perché fare lo scaricabarile dei costi è proprio quello che non vorremmo fare”.

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