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Il Demanio vuole 14 milioni di euro per l'occupazione del parcheggio sotto la Reggia

Comune e Organo Straordinario di Liquidazione citati in giudizio dall'Ente per il recupero dei canoni dal 2001 al 2017

Demanio e Ministero delle Finanze chiedono 14 milioni 143mila euro di canoni non versati tra il 2001 ed il 2017 dal Comune di Caserta per l'occupazione del parcheggio di piazza Carlo di Borbone e trascinano Comune e Organo Straordinario di Liquidazione in tribunale. E' quanto emerge da una delibera dell'Osl che ha nominato l'avvocato Lucio Perone per resistere al giudizio. 

Nel provvedimento dell'Osl si ripercorre una vicenda che affonda le sue radici negli anni '70 quando l'Agenzia del Demanio concesse in uso al Comune di Caserta la piazza. Nel 1990 la concessione venne rinnovata per 6 anni, con un canone di 40mila euro l'anno. Nell'atto si precisava che i campetti erano destinati "esclusivamente a pubblici giardini" restando esclusa "in via tassativa ogni e qualsiasi altra destinazione". Nella concessione, inoltre, si evidenziava come eventuali migliorie apportate sarebbero state di proprietà del Demanio.

Il Comune di Caserta "violando gli obblighi contrattuali e i divieti di legge" avrebbe poi messo in atto "una serie di procedure che portarono poi alla realizzazione del parcheggio sottostante la Piazza Carlo III". Parcheggio che venne affidato in concessione alla Cogein (con la quale è in corso la vertenza per lo sgombero) che venne individuata "senza l'adozione di procedura ad evidenza pubblica". Le opere vennero realizzate con un finanziamento dell'Agenzia per lo Sviluppo del Mezzogiorno. 

L'Agenzia del Demanio avrebbe lamentato che "tutti i tentativi di regolarizzare i rapporti con l’Ente si erano rivelati infruttuosi" avendo "invitato più volte a stipulare apposita concessione per l'utilizzo del parcheggio interrato, sanando la connessa posizione debitoria". In particolare, nel 1993, l'Agenzia del Demanio aveva determinato un canone da 100 milioni di lire per effetto della costruzione del parcheggio. 

Nel 2009 "il Parcheggio interrato di Piazza Carlo III e la medesima Piazza furono oggetto, tra l'altro, del Protocollo d'Intesa sottoscritto dall'Agenzia del Demanio con il Comune di Caserta che, nella finalità della razionalizzazione dell'uso dei beni statali, nonché dell'ottimizzazione delle allocazioni degli uffici periferici dell'Amministrazione dello Stato e della riduzione dei costi per gli affitti passivi, prevedeva, sulla scorta della disciplina allora vigente, il trasferimento da parte dello Stato, a titolo di permuta, di immobili demaniali in favore del Comune e, reciprocamente, da parte di quest'ultimo di immobili comunali in favore dello Stato, previa loro stima ai correnti valori di mercato".

Nel 2012 il Comune dichiarava nulla la concessione a Cogein relativa alla gestione del parcheggio interrato "non avendo il Comune concedente titolo giuridico a disporre dell'area demaniale", essendo appunto di proprietà del Demanio che ne richiedeva la restituzione. Nel 2017 l'Agenzia del Demanio ha trasferito, a titolo gratuito, l'area al Comune di Caserta facendo "salva ogni azione per il recupero delle indennità di occupazione pregresse".

Nel frattempo, nel 2018, il Comune dichiarava dissesto finanziario e veniva nominata la Commissione Straordinaria per l'amministrazione della gestione e dell'indebitamento pregresso dell’Ente. L'organo determinò l'indennità per l'occupazione dell'area sottostante piazza Carlo III in 178mila euro disponendo il pagamento del 60% della somma (107mila euro). Il Demanio, però, ha citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Napoli il Comune e l'Osl rivendicando la somma di 14 milioni e 143mila euro. Di qui la nomina dell'avvocato Perone per resistere.

Nel frattempo l'Ente si costituirà, con l'avvocato Pasquale Marotta, anche nel ricorso sulla sospensiva dello sgombero richiesta da Cogein in programma nei prossimi giorni al Tar.

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