
Il consigliere regionale Francesco Borrelli
Reggia di Carditello nel degrado: muri scrostati e scritte vandaliche
La denuncia del consigliere regionale Borrelli e di Rita Martone: "È davvero triste che il nostro patrimonio storico e culturale non venga tutelato"
Sono sempre più preoccupanti le condizioni delle testimonianze e del patrimonio storico del territorio campano. Il Real Sito di Carditello, conosciuto anche come Reggia di Carditello, un’antica magione dei Borbone situata a San Tammaro, versa in condizioni a dir poco disastrose. Assi schiodate, sporcizia ovunque, muri scrostati ed anneriti, invasione di ruggine e scritte vandaliche che ricoprono ingressi e porte.
La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi-Europa Francesco Emilio Borrelli, dopo le numerose segnalazioni giunte da alcuni cittadini. “Oggi io e mio marito abbiamo deciso di fare una piccola gita visitando le bellezze della nostra terra, abbiamo deciso di recarci alla Reggia di Carditello ma quello che ci è apparso sotto gli occhi è qualcosa di sconcertante. Ma come si può violentare un posto meraviglioso come questo?”, è il racconto di una coppia marito e moglie che domenica 13 settembre hanno deciso di visitare il Real Sito di Carditello.
“È davvero triste che il nostro patrimonio storico e culturale non venga tutelato ma lasciato al degrado, questo non è certo il primo caso che denunciamo - commentano il consigliere Borrelli e la coportavoce di Europa Verde nel casertano Rita Martone - Bisogna però dire che la situazione della Reggia di Carditello negli ultimi anni è migliorata. Fino ad un paio di anni fa la situazione era a dir poco disastrosa, da quando il sito è sotto la gestione della Fondazione Real Sito di Carditello tanti interventi sono stati effettuati ed il degrado è stato in parte cancellato, anche se le cose da fare sono ancora tante. Bisogna proseguire in questa direzione e lavorare ancora più duramente per ridare dignità e decoro ad un nostro patrimonio storico, la cui rinascita può simboleggiare il riscatto di un territorio fin troppo martoriato”.