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D'Amato primo eletto al Csm davanti a Di Matteo

Il procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere ha ottenuto 1460 voti e supera il pm della trattativa Stato-mafia. Oggi l'insediamento

Antonio D'Amato è il primo degli eletti al Consiglio Superiore della Magistratura. Il procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere, esponente di Magistratura Indipendente, ha ottenuto 1460 preferenze piazzandosi davanti a Nino Di Matteo, il pubblico ministero dell'inchiesta sulla trattativa "Stato-Mafia", che è stato eletto con 1184 voti con Autonomia e Indipendenza, la corrente che fa capo a Piercamillo Davigo che da ora in avanti potrà contare su ben 5 esponenti nel plenum.

Questo l'esito delle elezioni suppletive al Csm indette in seguito alle dimissioni dei togati Antonio Lepre e Luigi Spina in seguito all'inchiesta sulle "toghe sporche", meglio nota come caso Palamara, condotta dalla Procura di Perugia.

D'Amato, vent'anni a Palmi poi a Napoli prima di approdare a Santa Maria Capua Vetere, dove è il "numero due" della Procura guidata da Maria Antonietta Troncone, si aggiudica anche la sfida tutta territoriale con ben 5 magistrati campani in lizza tra i 16 candidati. Sfiora l'elezione Francesco De Falco, sostituto procuratore a Napoli, che con i suoi 950 voti si piazza terzo. Medaglia di "legno", invece, per un'altra conoscenza del Palazzo di Giustizia di Santa Maria Capua Vetere, Fabrizio Vanorio. Il pm della Dda di Napoli, che si occupa delle inchieste sul clan dei Casalesi, ha ottenuto 615 voti. Più staccato Alessandro Milita, aggiunto a Santa Maria Capua Vetere e con un passato in Dda (inchiesta su Cosentino e sulla stagione di sangue di Giuseppe Setola), con 146 voti. Infine Anna Chiara Fasano, sostituto procuratore a Nocera Inferiore, con 51 voti.

Il resto delle preferenze si è così diviso: Anna Canepa (584); Tiziana Siciliano (413); Paola Cameran (311); Simona Maisto (163); Gabriele Mazzotta (151); Grazia Errede (134); Andrea Laurino (127); Alessandro Crini (105); Francesco Vittorio Natale De Tommasi (79); Lorenzo Lerario (25). Complessivamente hanno votato 6799 magistrati con 301 schede bianche e nessuna nulla. 

D'Amato lascia il tribunale di Santa Maria Capua Vetere lasciando una casella al momento vuota. Stamattina, infatti, c'è stato l'insediamento al Consiglio superiore della magistratura. Il plenum ha infatti approvato all'unanimità la delibera della commissione verifica titoli, che ha convalidato l'elezione, e quella della terza commissione che ne ha disposto il collocamento fuori ruolo. D'Amato e Di Matteo hanno comunicato, in apertura dei lavori, l'intenzione di astenersi dal voto sulle pratiche che saranno trattate oggi, perché non hanno avuto il tempo di approfondirle.

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