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Albero crolla davanti al Palazzo Ducale, Pagliaro: "L'assessore si deve dimettere"

I consiglieri Antonio Pagliaro e Valerio Bertolino puntano il dito contro l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Piazza dopo il crollo del pino secolare in Corso Umberto I

Si accendono gli animi al comune di Mondragone dopo il crollo dell'albero secolare verificatosi mercoledì nell'area cantierizzata del Palazzo Ducale in Corso Umberto I. Ad intervenire a gamba tesa sulla vicenda sono i consiglieri comunali di minoranza Antonio Pagliaro e Valerio Bertolino che puntano il dito contro l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Piazza. "Subito le indagini, altrimenti le dimissioni dell’assessore - tuona Pagliaro - Siamo veramente all’assurdo. Al Palazzo Ducale, gli pseudo-amministratori che operano nella nostra città hanno ereditato un progetto già bello, accettato dalla Soprintendenza, opportunamente finanziato tanto da poterne cominciare la realizzazione già nel 2017. Ebbene, dopo ben tre anni, chi amministra questa città è stato capace di fare tanto baccano per far iniziare i lavori con un notevole ritardo, forse soltanto perché si dovevano decidere le nomine inerenti la direzione lavori e la responsabilità della sicurezza. Proprio quella che è mancata in questi giorni".

"I lavori, poi, si sono fermati troppo spesso e per troppo tempo, vuoi per qualche problema con la Soprintendenza in quanto il progetto non sempre rispecchierebbe quello approvato, vuoi perché il basolato da utilizzare compariva, scompariva e ricompariva come da magia e, infine, la ditta esecutrice fermava e rifermava i lavori perché non era stata pagata in tempo e per tempo - aggiunge il consigliere Antonio Pagliaro - Dulcis in fundo, con un’operazione impensabile (o troppo pensata ma solo per la salvaguardia di un vialetto), gli è riuscito far cadere un pino che è lì da quasi cent’anni, per poi, alla fine, tentare maldestramente di far scomparire lo stesso facendolo tagliare da spregiudicate ditte incaricate da chi non può incaricare ed autorizzate da chi non può autorizzare. Hanno tentato di farlo perché vogliono che vengano fatti accertamenti riguardo alle evidenti responsabilità per la distruzione di un bene protetto. E la finisca l’assessore al ramo (Giuseppe Piazza, nda) di dare i numeri al lotto, affermando in merito senza nè capo e nè coda. Invece di parlare senza cognizione di causa dovrebbe muoversi per far accertare la verità dei fatti, per verificare che il pino ha subito gli effetti di un intervento invasivo nelle immediate vicinanze senza che fossero rispettate le norme, i termini e le condizioni che avrebbero potuto evitare quanto accaduto". "Questa scelleratezza fa male anche al tanto caro Palazzo Ducale e, perciò, l’assessore non dovrà avere timore alcuno di sollecitare la magistratura per le opportune indagini, altrimenti stavolta sarà proprio necessario che si dimetta dall’incarico soprattutto per non intralciare le verifiche ed i controlli, così come purtroppo già stava facendo l’indomanim forse per leggerezza, chi gli ha conferito apposita delega al ramo", conclude Antonio Pagliaro.

"La caduta dei pini antistanti il Palazzo Ducale di Mondragone ha ingenerato sgomento e dispiacere in tutti i cittadini mondragonesi, preoccupati ora, giustamente, anche per la sorte degli altri simboli ecologici della città, che rischiano di essere rimossi a causa dell’incuria e della superficialità con la quale si eseguono certe lavorazioni - afferma il consigliere comunale Valerio Bertolino - Sarebbe stato necessario mettere in sicurezza quegli alberi monumentali, anziché abbandonarli nel bel mezzo di operazioni di scavo, che non hanno tenuto in debita considerazione il danno che avrebbero potuto arrecare. Per evitare, dunque, un ennesimo episodio di questo tipo, sarebbe auspicabile che l’assessore al ramo cominci a riflettere sull’opportunità di istituire un registro comunale degli alberi monumentali, per preservarne l’esistenza. Questo strumento, utilizzato in molte altre realtà territoriali, ha il chiaro obiettivo di censire e catalogare detti alberi cosicché ogni volta che l’Ente metta in campo determinate operazioni di manutenzione (rifacimento stradale, ristrutturazione delle aree verdi) possa prendere le dovute precauzioni e responsabilizzare la ditta incaricata dei lavori fornendo determinate direttive di intervento". 

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