rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

Le discoteche tra chiusure e crisi. “Fateci aprire col Green Pass”

L'intervista di Casertanews ad Agostino Giordano e Gianluca Fiore, due gestori di locali nel Capoluogo. "Perdite alte e ristori ridicoli". E c'è chi pensa ad una evoluzione dettata dal Covid

La parola discoteca fa paura. Quasi più dello stesso Covid-19, che da oltre un anno e mezzo sta sconvolgendo la vita dei cittadini del mondo. Sono decine e decine i gestori delle discoteche in provincia di Caserta, così come nel resto d'Italia, rimasti letteralmente 'trafitti' dall'oblio della pandemia. Un tunnel al buio che nessuno mai si sarebbe aspettato di dover percorrere, fatto di norme schizofreniche e limitanti, crisi economica, chiusure. Ma soprattutto di sogni, passioni e progetti di vita buttati all'aria a causa di un 'nemico invisibile'. Ebbene sì, perché le discoteche non sono solo divertimento, così come il 'festival' del luogo comune vorrebbe far passare, bensì rappresentano lavoro, dedizione, professione e soprattutto generano un ampio indotto. Insomma un grande 'sistema' bloccato dal Covid, che ora si trova ad affrontare situazioni dai contorni non proprio rosei.

Le perdite e i ristori

"L'ultima serata che abbiamo fatto come discoteca risale al 22 febbraio 2020; poi abbiamo riaperto nel mese di ottobre 2020 per alcuni spettacoli live, per poi richiudere - spiega a Casertanews Agostino Giordano che gestisce il Lizard Club, sito sulla SS7 a San Clemente (frazione di Caserta), insieme ai soci Luciano Grimaldi, Luigi Della Rossa e Giovanni Chiacchio - In questi mesi di chiusura abbiamo perso circa il 95% di fatturato". A ciò si aggiungono i ristori inadeguati. "Sono stati ridicoli - tuona il gestore del Lizard Club - Con gli spiccioli che ci hanno dato, non riusciamo nemmeno a pagare il fitto e le utenze che continuano ad arrivare". Gli fa da eco Gianluca Fiore, il gestore del Mono Club, la storica discoteca di via Salvatore Majelli a Caserta, una delle più longeve sotto la stessa gestione, che a Casertanews afferma: "Lo Stato sa bene quanto paghiamo di fitto e con i ristori avrebbe dovuto quanto meno assicurarcelo".

Stallo sulle riaperture 

Ad oggi quella delle discoteche è probabilmente l'unica categoria che non ha ancora una data per la riapertura. E capita spesso che ristoranti e bar si trasformino in locali da ballo. "E' davvero poco dignitoso vedere che si balla ovunque e non nei nostri locali - dichiara Agostino Giordano - Ci sentiamo davvero umiliati. Chiediamo semplicemente di lavorare, anche con clientela ridotta. Ma purtroppo lo Stato consente i festeggiamenti per gli Europei con migliaia di persone ammassate nelle strade di tutta Italia, mentre a noi ci tiene ancora chiusi". Per Gianluca del Mono Club, la colpa di tutto questo è da addossare allo Stato che deve essere maggiormente presente: "Servono più controlli e soprattutto più aiuti economici, altrimenti si alimenta l'illegalità. In tanti stanno organizzando feste nascoste, per cui io sono assolutamente contro. Tuttavia non mi sento di condannare le esigenze dei ragazzi che vogliono e devono giustamente divertirsi, così come quelle dei gestori che cercano di recuperare il più possibile quanto perso fino ad oggi".

Un sistema da rifondare

La realtà è che la questione discoteche è stata fortemente sottovalutata, sotto tutti gli aspetti. Anche per quanto riguarda l'indotto. "Riorganizzare il flusso di lavoro ora è complicato, considerato che si è bloccato un sistema - sottolinea Gianluca Fiore - Ora c'è tutto un mondo da rifondare, a partire dai PR ai barman, ai buttafuori, ai dj resident, agli addetti alle pulizie. Per molti di loro, infatti, questo era già un secondo lavoro prima della pandemia ed ora, con le chiusure, in tanti ne hanno trovato un altro di impiego".

La preoccupazione

A questa situazione di profonda incertezza, per i locali che lavorano prettamente nei mesi invernali quali il Mono Club e il Lizard Club, si aggiunge la preoccupazione di una non riapertura ad ottobre. "Sarebbe una mazzata incredibile", commenta Fiore. "Già abbiamo una impossibilità di programmazione - aggiunge Agostino - Poi se anche ad ottobre ci faranno restare chiusi, avremmo buttato all'aria un'altra stagione".

L'opportunità del Green Pass

Una cosa è certa: la speranza di un cambio di passo è sempre viva. "Ce la stiamo mettendo tutta per riuscire ad aprire quando ci verrà consentito di farlo", afferma Agostino Giordano. E una grande opportunità in quest'ottica è rappresentata certamente dal green pass. "Sarebbe un'ottima soluzione - commenta il gestore del Lizard Club - E rappresenterebbe anche un grande incentivo per i giovani a vaccinarsi".

L'evoluzione

Fatto sta che, ad oggi, di questo non se ne parla. Appunto perchè la parola discoteca fa paura. E c'è dunque chi, come il gestore del Mono Club, sta già pensando ad una evoluzione per il suo locale. "Vorrei trasformarlo in laboratorio musicale e artistico - fa sapere Gianluca Fiore a Casertanews - Un luogo vissuto così anche di pomeriggio, capace di dare più sensazioni visive e uditive piuttosto che occasioni di ballo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le discoteche tra chiusure e crisi. “Fateci aprire col Green Pass”

CasertaNews è in caricamento