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La rabbia dei commercianti: consegnate le chiavi dei negozi al sindaco | LE FOTO

La protesta a piazza Vanvitelli per chiedere a Marino un intervento urgente su suolo pubblico e tasse: "Serve un piano per la ripresa"

I commercianti casertani consegnano simbolicamente le chiavi delle loro attività al sindaco di Caserta. Stamattina una quarantina di esercenti, molti dei quali del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, si sono recati in piazza Vanvitelli per chiedere a Carlo Marino un intervento urgente per favorire la ripresa del commercio. 

"Anche un comune in dissesto come quello di Caserta può venirci incontro se ci vogliono far continuare - spiega Gaetano Ciontoli, titolare di Barbeq - Possono intervenire sulla Tari, sulle tasse addizionali, sugli spazi esterni. Loro sanno su cosa possono intervenire". Una richiesta ribadita anche da Alfredo Quaranta di Mediaservice: "Chiediamo un intervento del Comune su tutte le tasse di quest'anno e su quelle che sono state pagate durante il periodo di chiusura - dice - Andremo anche dal Prefetto". 

La protesta dei commercianti a Caserta

Una crisi che ha messo in ginocchio il commercio del Capoluogo, e non solo, i cui effetti potrebbero essere anche a lunga, lunghissima scadenza. "Dimostriamo il nostro dissenso sulla riapertura in questo modo per i ristoranti - spiega Raffaele Porrino dell'omonima Osteria - Aprire in questo modo è un vero suicidio. Chiediamo la gratuità del suolo pubblico e di defalcare in qualche modo le tasse pagate per i mesi chiusi. Un discorso che va ampliato anche per le famiglie che necessitano di aiuti più sostanziosi dei 600 euro dati e che molti ancora non hanno visto. E' un anno molto difficile ma questa crisi continuerà anche il prossimo. Serve l'intervento del comune sulle difficoltà di ieri, di oggi ed anche di domani". Istanze a cui si è associato anche Paolo Zito: "E' un sopruso quello che stanno facendo. Ci hanno fatto riaprire perchè sono finite le casse integrazioni e ci hanno chiesto di prendere noi in mano questa patata bollente". 

Di qui la richiesta al sindaco di un intervento urgente attraverso un "programma per agevolare le attività a riprendersi. Chiediamo che il sindaco ci accolga", ha detto Midi Pieretti dell'osteria Miduccia. In piazza anche commercianti che hanno riaperto i battenti come Rosario Rondinone: "Siamo vicini a chi sta chiuso ma anche per dimostrare le difficoltà di chi ha riaperto con condizioni inaccettabili". 

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