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Attualità Castel Volturno

Funerali bloccati per il coronavirus, al tempio 'Mater' l’ultimo saluto è in live streaming

Solo così i familiari possono accompagnare il proprio caro nell'ultimo viaggio

Il Coronavirus ha stravolto tanto la vita quanto la morte. Le misure di contenimento dell’epidemia hanno messo al bando i funerali, i cortei funebri, hanno imposto la serrata dei cimiteri. Con l’altra faccia del dolore costretta a casa, sul sagrato delle chiese non ci sono abbracci, né pianti. La pietà è sospesa.

Per fortuna, la provincia di Caserta, al contrario di quella di Bergamo e di altre zone del Nord, non ha dovuto sopportare lo strazio ulteriore nelle bare ammassate nelle camere mortuarie e delle carovane dei mezzi militari; forse, le istantanee più drammatiche e potenti dell’emergenza. 

Tuttavia, anche la cremazione, rito antico e moderno insieme, ha dovuto adattarsi agli imperativi del virus. Al Mater di Castel Volturno, unico impianto attivo in Terra di Lavoro, la cappella adiacente al tempio è chiusa dal 12 marzo e l’ingresso nella sala del commiato è disciplinato da rigorose disposizioni di sicurezza. In quello che era, fino a febbraio, e che tornerà ad essere, cessata la crisi sanitaria, un luogo discreto dove poter compiere l’ultimo saluto, oggi è una stanza di transito. 

Uno schermo nella sala consente, però, all’operatore delle onoranze funebri, così come hanno testimoniato le telecamere di Tagadà, il programma di Tiziana Panella su La7, di riprendere in diretta l’ingresso della bara, in collegamento con i familiari, i quali possono accompagnare, almeno con lo sguardo, il caro estinto nell’ultimo passaggio terreno. Un piccolo escamotage per lo spirito; un grande sollievo per chi si nutre di ricordi, nella speranza di poter commemorare il distacco in un tempo futuro.

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