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La Corte dei Conti fissa la deadline per il piano di rientro del debito

I giudici danno il via libera all'approvazione del riequilibrio entro marzo: "Primo buon risultato"

Entro il 20 marzo l’amministrazione comunale di Aversa dovrà approvare il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale. A deciderlo sono stati i magistrati della sezione regionale di controllo per la Campania che hanno accertato come il comune di Aversa abbia riscontrato alle richieste precedentemente formulate dalla Corte, attraverso la trasmissione degli atti amministrativi richiesti ed adottati in ossequio alla delibera di ottobre 2022 con la quale erano state mosse diverse contestazioni al comune di Aversa.

La Corte ha, poi, rinviato all’adozione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale la valutazione dell’esame delle misure correttive richieste. “Si tratta di un primo buon risultato raggiunto – hanno fatto sapere dall’amministrazione comunale normanna - in considerazione del fatto che la Corte ha accertato che, con gli atti trasmessi il 20 dicembre 2022, il Comune ha riscontrato con atti amministrativi appropriati i rilievi in precedenza formulati. Nell’ipotesi in cui questo non fosse successo ovvero nel caso in cui la verifica della Corte avesse dato esito negativo sarebbe stata preclusa l'attuazione dei programmi di spesa con il conseguente blocco della stessa con ricadute a carico della comunità cittadina”.

Lo scorso mese di ottobre i magistrati della Corte dei Conti – sezione controlli – hanno messo nero su bianco accertando la presenza di irregolarità contabili e finanziarie suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari del comune di Aversa. Si tratta del mancato rispetto nell’esercizio 2019 di anticipazioni chiuse solo contabilmente che ha avuto un valore maggiore di 0; del mancato rispetto nell’esercizio 2020 di indicatori di deficitarietà strutturale; del sotto dimensionamento del FCDE con conseguente errata determinazione dei fondi accantonati nel prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione del rendiconto di gestione degli anni 2017- 2018 -2019 -2020. Ed a seguire, per effetto, dell’errata determinazione nella composizione del risultato di amministrazione del disavanzo nell’esercizio 2019 e 2020, con conseguente emersione di un disavanzo ordinario da recuperare; dell’errata determinazione nella composizione del risultato di amministrazione del disavanzo.

La Corte dei Conti ha anche accertato una difficoltà di riscossione delle entrate proprie che necessita l’attivazione di opportune iniziative per incrementare le somme effettivamente incassate, con particolare riferimento ai residui attivi; di un significativo e reiterato ricorso all’anticipazione di tesoreria nell’ultimo quadriennio e la mancata determinazione della cassa vincolata fino all’esercizio 2019; della mancata costituzione nell’esercizio 2019 del fondo contenzioso; dell’utilizzo nell’esercizio 2019 dell’avanzo di amministrazione. Non rispettati anche i tempi di pagamento dei debiti commerciali e l’obbligatoria pubblicazione dei documenti sul sito internet del Comune. Una serie di contestazioni che hanno portato i magistrati contabili ad ordinare di “porre in essere, entro 60 giorni dalla comunicazione del deposito della delibera di accertamento, le misure correttive sul ciclo di bilancio, necessarie a superare le criticità”. (f.p.)

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