La Corte dei Conti indaga sul bilancio ed il Comune s’affida ad un professore

Un disavanzo di amministrazione da oltre 18 milioni di euro ritenuto “sottostimato”; dubbi (tanti dubbi) sulla gestione del recupero delle tasse non pagate negli anni precedenti; la necessità di integrare dati contabili e giuridici. Sono questi gli elementi, da non poco conto, che hanno spinto al Sezione regionale della Corte dei Conti ad avviare un controllo sugli atti del Comune di Mondragone. A fine luglio la missiva è stata recapitata agli uffici comunali e c’è chi racconta che il sindaco Virgilio Pacifico sia sobbalzato dalla sedia a leggerla. Anche perché le contestazioni non sembrano per nulla “tranquillizzanti”. Gli ispettori contabili vogliono vederci chiaro anche sulla massa dei debiti fuori bilancio ed hanno chiesto anche una relazione in ordine all’ammontare dei debiti riconosciuti nel triennio dal 2016 al 2018, oltre ad una serie di documentazione atta a spiegare il perché di alcune operazioni che, a loro dire, non hanno permesso di raggiungere i parametri necessari per non essere dichiarato “ente deficitario” sul piano economico-finanziario. E che la situazione sia critica lo dimostra anche la determina 1521 del dirigente dell’area finanziaria Mario Polverino che ha inteso affidarsi ad un professore per avere una consulenza nell’affrontare la “risposta” da dare alla Corte dei Conti ed il possibile iter giudiziale. Un incarico da quasi cinquemila euro affidato al professore Carmine Cossiga che dovrà aiutare i dirigenti dei vari settori interessati a fornire le risposte per evitare ripercussioni.