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Buco da 20 milioni nei conti del Comune. "Pronti a sfidare il sindaco pubblicamente"

Di Palma, Golia, Carratù e Bisceglia accettano il guanto di sfida del primo cittadino

“I tentativi maldestri del sindaco di Aversa Alfonso Golia di giustificare la fallimentare gestione della sua amministrazione sono la prova che lo zainetto rosso, simbolo della sua campagna elettorale, era pieno di bolle di sapone”. Lo affermano in una nota i i consiglieri comunali Francesco di Palma e Gianluca Golia, l’ex assessore Dino Carratù e l’ex presidente del consiglio Augusto Bisceglia, intervenendo nel dibattito sulla disastrosa situazione economica che in queste ore tiene banco nel secondo piano della casa comunale.

“Ci sembra che il sindaco voglia giustificare ciò che invece è sotto gli occhi di tutti ed è stato certificato dalla Corte dei Conti. Le criticità sono due: una prettamente tecnica ed una evidentemente politica. Su quella tecnica dobbiamo necessariamente constatare la grave negligenza dell’organo politico che si sposa con le importanti responsabilità dell’apparato gestionale. Ci è chiara una cosa: il sindaco Golia voleva somministrare un antidoto non vitale per quel veleno e lo si nota già dalla comunicazione con cui chiede al presidente la convocazione del urgente e straordinaria del consiglio comunale. Le motivazioni contenute in quella richiesta sono precise e giustificano l’urgenza “tenuto conto della concreta possibilità che le determinazioni emerse dall’attività istruttoria della Corte dei Conti potrebbero cristallizzarsi in tempi strettissimi, in prescrizioni che l’ente non sarebbe in grado di fronteggiare con i mezzi ordinari messi a disposizione dall’ordinamento vigente e che porterebbe l’ente in dissesto finanziario”. Era quindi già chiaro da tempo la disastrosa situazione in cui versa e versava il Comune di Aversa. Probabilmente era già tutto chiaro a partire dal 2019 quando l’assessore al bilancio, poi revocato (Nicola Carpentiero, ndr), lo metteva in guardia sulle criticità del bilancio che poi con in suoi sudditi è andato ad approvare. Sicuramente era tutto chiaro, in negativo, da aprile 2022 da quando è cominciata l’attività istruttoria della Corte dei conti;​ questa circostanza è stata nascosta al consiglio comunale ed alla città. Siamo passati dal “vi apriamo come una scatoletta” a “meglio i vetri neri così non si vede da fuori”. Spieghi il sindaco golia perché il giorno dopo il suo insediamento, visto che l’obiettivo primario da lui dichiarato era mettere a posto i conti del Comune di Aversa, non ha immediatamente istituito il fondo spese legali ed il fondo contenzioso, che rappresentano il buco più grande delle casse comunali; spieghi il sindaco Golia perché in occasione del Rendiconto, non è stato determinato l’importo del Fondo crediti dubbia esigibilità da accantonare nel risultato di amministrazione e perché è stato commesso un errore così grossolano; spieghi ancora il sindaco Golia che cosa rientra nei residui attivi, cioè quali sono i crediti certi liquidi ed esigibili che concorrono a determinare la somma di 121 milioni di euro perché qui le ipotesi di falso in bilancio diventerebbero certezze”.

Gli amministratori chiedono di farlo “alla luce del sole, in contraddittorio, non solo con la telecamera del suo smartphone e sui canali social tanto cari. Noi siamo pronti a confrontarci pubblicamente. Siamo pronti pur considerando che qualche errore potrebbe essere stato commesso in passato. Il sindaco Golia la smetta, per rispetto dei sui e dei nostri elettori, di buttare la palla nel campo avversario: è in carica dal 26 maggio 2019, cioè da ben 3 anni, non può ancora incolpare le passate amministrazioni. Il consiglio comunale di cui è sindaco ha approvato 3 documenti economici e prima di lui un altro documento economico fu approvato dal commissario straordinario. Le sue responsabilità sono evidenti e da esse non può sfuggire; la sua incapacità politica ed amministrativa è ormai sotto gli occhi di tutti ed è stata confermata e conclamata dall’azione di totale affidamento al responsabile dell’area finanziaria, che pure avrà le sue responsabilità, ma al quale sarebbe ora troppo facile addossare la responsabilità di questo disastro che sta consegnando alla città. Gli auguriamo di trovare chi con lui si assuma la responsabilità di votare un piano di riequilibrio e di trovare un’assicurazione che risarcisca oltre la colpa grave anche il dolo. Rinnoviamo l’invito al confronto pubblico e concediamo la scelta del luogo, dell’ora e del moderatore”.

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