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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Stop alle commissioni per il coronavirus, Miccolo: "La salute vale più di 75 euro"

Il coordinatore di 'Speranza per Caserta' si scaglia contro i consiglieri che hanno contestato la proposta di Naim e Apperti

"In un clima di emergenza sanitaria mondiale solo al Comune di Caserta si poteva riuscire a fare polemica su una proposta di buon senso in linea, tra l’altro, con le disposizioni emergenziali stabilite dal Governo". Questo il duro commento del coordinatore di 'Speranza per Caserta', Michele Miccolo, sulle polemiche suscitate da alcuni consiglieri comunali che hanno accusato Norma Naim e Francesco Apperti di 'sciacallaggio politico', dopo che i due speranzini avevano chiesto la sospensione dei lavori delle commissioni consiliari (data l’impossibilità di garantire le distanze di sicurezza stabilite dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

"Adesso sarà chiaro anche ai casertani - sostiene Miccolo - che per i nostri amministratori la salute dei cittadini vale meno di 75 euro (a tanto ammonta il gettone che i consiglieri comunali intascano per ‘lavorare’ nelle commissioni). Ai consiglieri Gianluca Iannucci, Stefano Mariano e Donato Tenga, dico semplicemente che questa emergenza non è una delle solite barzellette a cui ci hanno quotidianamente abituati. Ne va della salute delle persone costrette, in questi giorni, a molteplici disagi tra quarantene, negozi chiusi e la paura di un’emergenza che non siamo pronti ad affrontare grazie all’irresponsabilità di questa classe politica che, dopo aver dissanguato il sistema sanitario a colpi di tagli, ora si rifiuta di adottare quei provvedimenti di buon senso indicati dal Governo nazionale".

"Chiudere le commissioni consiliari non significa certo sospendere l’attività dei consiglieri comunali come stanno dimostrando i nostri consiglieri e anche altri esponenti di maggioranza e opposizione che in queste ore non stanno facendo mancare il loro contributo a tutte le vicende amministrative che riguardano il nostro territorio - continua Miccolo - E’ chiaro che se si riuscisse a riunire le commissioni in locali idonei a rispettare le regole imposte dal Governo, non ci sarebbe alcuna difficoltà, da parte dei nostri consiglieri, a continuare il lavoro anche nelle commissioni ma in caso contrario preferiamo mettere la salute dei casertani davanti ad ogni altra considerazione".

"Spero vivamente - conclude Miccolo - che il sindaco Carlo Marino, responsabile della pubblica salute, possa richiamare all’ordine questi ‘galantuomini’ pronti a mettere a repentaglio la salute dei casertani per incassare 75 euro, prima di costringerci, nuovamente, a rivolgerci al prefetto per chiedere il rispetto delle leggi".

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