Genetica influisce sui sintomi del Covid: i risultati dello studio "Made in Caserta"

La genetica influisce sui sintomi nei pazienti affetti da Covid 19 rispetto a quelli asintomatici. E' quanto emerge da uno studio finanziato dal Pineta Grande Hospital di Castel Volturno ed al quale hanno partecipato ben 5 professionisti della struttura: il dottor Felice Rosapepe, la dottoressa Maria Pia Ottaiano, il dottor Giulio Benincasa, la dottoressa Romina Perone e la dottoressa Elisa Varriale insieme a Tina Cafiero e il professor Salvatore Pisconti dell’ospedale Moscati di Taranto, il dottor Gerardo D'Amato e la dottoressa Agnese Re dell’Università Cattolica, la dottoressa Alessandra Micera e il dottor Andrea Cacciamani della Fondazione Bietti di Roma, e il professor Raffaele Palmirotta dell’Università di Bari. 

Lo studio ha evidenziato differenze statisticamente rilevanti negli Snp (Polimorfismi genici) dei geni Ace2, Ace11 e Agt che potrebbero rappresentare uno strumento prezioso per prevedere l'esito clinico dei pazienti affetti da Sars-CoV-2 ed intervenire tempestivamente con terapie quando il paziente non è ancora gravemente sintomatico. Si può prevedere una predisposizione genetica per gravi danni agli organi interni e prognosi sfavorevole nei pazienti con malattia Covid -19, come osservato nei pazienti sintomatici rispetto a quelli asintomatici. Questo studio fornisce la prova che l'analisi dei polimorfismi Raas può essere considerata il punto chiave nella comprensione e nella previsione dell'infezione da Sars-CoV-2. Lo studio è stato uno studio pilota finanziato da Pineta Grande Hospital. Ora si è partiti per un replication study su una casistica molto più vasta.