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“118 in affanno e omessi ricoveri”, 17 sindaci firmano grido d’allarme

Nuovo documento unitario per chiedere aiuto: gravi disservizi nella presa in carico dei pazienti e nell'effettuazione dei tamponi. Intanto i positivi salgono a quota 5750: "Così rischiamo di vanificare gli sforzi messi in campo fino ad oggi"

Gravi disservizi nella presa in carico dei pazienti e nell'effettuazione dei tamponi sia per la diagnosi che per la fine della quarantena. L'emergenza coronavirus continua a mettere 'a ferro e fuoco' i comuni dell'agro aversano e i 17 sindaci (mancano quelli di Orta di Atella e Frignano perchè entrambi i Comuni sono commissariati) hanno firmato un nuovo documento unitario per chiedere aiuto ai responsabili della sanità regionale e casertana. Un vero e proprio grido d'allarme, il secondo, dopo quello lanciato ad inizio settimana sul tema del controllo del territorio per il rispetto delle norme anti Covid con la richiesta di avere l’esercito per collaborare con le scarse forze di polizia municipale a disposizione. 

Il 118 è in affanno

Dalle numerose segnalazioni ricevute dai sindaci dell'agro aversano emerge che il servizio 118 non riesce a rispondere tempestivamente alle richieste di soccorso e dopo lunghe attese l’intervento viene messo in coda. Molti cittadini raccontano di vere e proprie odissee, fra l’attesa dell’ambulanza, le code fuori i Pronto soccorso, in attesa di essere presi in carico dalla struttura ospedaliera. "Tale situazione determina una forte preoccupazione perché un intervento intempestivo potrebbe mettere a repentaglio la vita dei soggetti che chiedono soccorso - si legge nel documento firmato dai sindaci Alfonso Golia (Aversa), Nicola Affinito (Carinaro), Renato Natale (Casal di Principe), Antonio Tatone (Casaluce), Marcello De Rosa (Casapesenna), Enzo Guida (Cesa), Vincenzo Santagata (Gricignano d'Aversa), Nicola Esposito (Lusciano), Gino Pellegrino (Parete), Vincenzo Caterino (San Cipriano d'Aversa), Anacleto Colombiano (San Marcellino), Giuseppe Dell'Aversana (Sant'Arpino), Gianni Colella (Succivo), Tommaso Barbato (Teverola), Michele Apicella (Trentola Ducenta), Luigi Della Corte (Villa di Briano), Valerio Di Fraia (sindaco facente funzioni di Villa Literno) - Allo stesso tempo serve potenziare il personale delle strutture ospedaliere, con particolare riferimento a quello impiegato nei servizi di pronto soccorso, anche attraverso procedure in deroga ai limiti burocratici ad oggi previsti, per offrire un servizio adeguato all’accertato fabbisogno emergenziale, senza dover incidere sulle attività ordinarie ospedaliere ed ambulatoriali che devono avere la necessaria continuità".

"Serve una gestione dei pazienti a domicilio"

I 17 sindaci dell'agro aversano chiedono inoltre un efficace gestione a domicilio dei pazienti: "Sicuramente potrebbe ridurre i casi di ricovero, ove possibile, dei pazienti affetti da Covid-19, così come, peraltro, la direzione generale per la tutela della salute e del coordinamento del Sistema Sanitario Regionale ha definito nel piano regionale di potenziamento e riorganizzazione della rete di assistenza territoriale", sottolineano nel documento. In tale piano, infatti, si ribadisce che l’organizzazione dovrebbe monitorare e migliorare le condizioni di salute di positivi al Covid-19 attraverso l'istituzione di team anti Covid polidistrettuali e distrettuali; USCA (unità speciali di continuità assistenziale) e team dei tamponi. "Pochi giorni fa è stata diramata una circolare a firma del direttore generale e del direttore sanitario dell’Asl di Caserta in cui si evidenziano le modalità di tali servizi e la necessità di prevedere indirizzi e-mail, numeri dedicati per i team Covid ed un info point in tutti i distretti che fornisce informazioni generali inerenti il Covid, risolve o smista problematiche di tipo amministrativo o smista quelle di tipo clinico agli organi preposti dall’apparato - aggiungono i sindaci - Tale istituzione dovrebbe essere immediata e conseguentemente andrebbero resi noti, a tutto il bacino di utenza di riferimento, i recapiti telefonici ed indirizzi e-mail, evitando che quanto contenuto nella circolare resti solo una semplice previsione senza trovare concreta e rapida attuazione, stante il complesso contesto emergenziale che il nostro territorio sta vivendo".

5750 positivi in 19 comuni

Intanto la situazione dei contagi nei 19 comuni dell'agro aversani continua a diventare sempre più insostenibile. Secondo i dati ufficializzati dall’Asl di Caserta a mercoledì 11 novembre, ci sono 5750 attualmente positivi così divisi: 1052  ad Aversa, 151 a Carinaro, 420 a Casal di Principe, 193 a Casaluce, 114 a Casapesenna, 301 a Cesa, 169 a Frignano, 305 a Gricignano d’Aversa, 256 a Lusciano, 594 ad Orta di Atella, 143 a Parete, 253 a San Cipriano d’Aversa, 201 a San Marcellino, 354 a Sant’Arpino, 246 a Succivo, 318 a Teverola, 380 a Trentola Ducenta, 131 a Villa di Briano, 169 a Villa Literno.

Omessi ricoveri, i sindaci: "Così vanifichiamo tutti gli sforzi fatti"

A fronte di questo costante aumento dei contagi i 17 sindaci purtroppo continuano a registrare "ritardi insostenibili per avere un tampone (oramai siamo su una media di circa 8 giorni fra la richiesta e l’effettuazione, ma vi sono casi anche con tempi più lunghi a cui bisogna aggiungere i tempi di attesa dell’esito del tampone), ritardi nell’espletamento dei tamponi di guarigione; famiglie disperate che non riescono ad avere neanche un contatto telefonico con gli addetti (unico loro contatto è con il medico di famiglia). Ed infine, a fronte di dichiarazioni quotidiane di disponibilità di posti in ospedale, ci vengono spesso segnalati ritardi e omessi ricoveri", si legge nel documento. "Tale situazione oltre che a vanificare gli sforzi ad oggi messi n campo dal personale medico e paramedico, cui va la nostra riconoscenza, genera una condizione di vera disperazione con effetti deleteri anche sulla psiche di intere famiglie, oltre che per la salute fisica dell’ammalato", concludono i 17 sindaci dell'agro aversano.

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