
Screening per la scuola, positivo solo lo 0,3%. Ma i sindaci non aprono. Ecco chi ha firmato l'ordinanza
Lo screening della Regione ha interessato finora oltre 10mila persone (tra docenti e bambini)
“Sulla base della percentuale dei positivi riscontrati e della curva dei contagi rilevata nella scorsa settimana a livello regionale con riferimento alle fasce d’età interessate (0-6 anni) - si legge in una nota dell’Unità di Crisi che anticipa la nuova ordinanza del presidente - è stato deciso che a partire da mercoledì 25 novembre 2020 è consentito il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell'infanzia, nonché per la prima classe della scuola primaria, fatta salva l'adozione di misure restrittive da parte dei Comuni in relazione all’andamento epidemiologico nel singolo contesto territoriale”.
I dati ufficiali, alle ore 16 di oggi, parlano di 10.590 test antigenici effettuati nell'ambito dello screening volontario: i test risultati positivi e per i quali viene effettuato l'esame del tampone molecolare, sono 35 (per una percentuale dello 0,33%).
Ma in realtà, De Luca ha ‘scaricato’ tutte le responsabilità sulla riapertura ai sindaci, tanto che, in provincia di Caserta, sono tanti coloro che hanno deciso di non permettere il rientro e di rimandare l’apertura. Le scuole, infatti, non riapriranno a Caserta, Aversa, Marcianise, Capua, Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Mondragone, Castel Volturno, Sessa Aurunca, Cellole, San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Cervino, Arienzo, Casal di Principe, San Cipriano, Casapesenna, Villa Literno, Orta di Atella, Villa di Briano, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Lusciano, Sant’Arpino, Parete, Cesa, Casaluce, Carinaro, Gricignano, Teverola, Succivo, Piedimonte Matese, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Dragoni, Caiazzo, Riardo, Recale, Portico di Caserta, Castel Morrone, Bellona, Casapulla, San Prisco, Macerata Campania, Pietramelara, Francolise.