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Scuola, caos sulle riaperture: ma su Elementari e Medie decide De Luca

I sindaci, invece, vanno avanti da soli per Infanzia e prime Elementari: scelte diverse nei comuni

La Campania è passata ufficialmente in ‘zona arancione’ nell’ambito del monitoraggio sanitario della pandemia da Covid-19 e questo pone un altro problema, non da poco in una regione dove le scuole sono rimaste aperte, di fatto, solo un paio di settimane: cosa deciderà il presidente Vincenzo De Luca per elementari e medie? Già perché la ‘zona arancione’ prevede la Didattica a distanza solo per le scuole superiori, mentre, da precedente ordinanza del governatore campano, che scade lunedì 7 dicembre, “restano sospese le attività didattiche in presenza delle classi della scuola primaria diverse dalla prima, quelle della prima classe della scuola secondaria di primo grado nonché quelle concernenti i laboratori”. Dopo l’Immacolata, dunque, dovrebbero tornare in classe tutte le scuole, Elementari e Medie. Ma l’ultima parola, in questo caso, spetterà al presidente De Luca.

Per quel che concerne le scuole dell'infanzia e le prime classi delle Elementari, invece, tutto resta demandato ai sindaci, visto che il presidente De Luca le ha lasciate aperte da un paio di settimane. E qui si è aperto già il caos delle ordinanze dei singoli comuni. Città per città, infatti, tutti adottano ragionamenti (e scelte) differenti. A Caserta, infatti, il sindaco Carlo Marino ha deciso di chiudere tutto fino a Natale; a Maddaloni il sindaco Andrea De Filippo ha addirittura definito i bambini “portatori del virus” adottando una decisione simile a quella del collega di Caserta. Ad Aversa e Marcianise, invece, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuti di Alfonso Golia ed Antonello Velardi, da mercoledì si tornerà in classe (tra le proteste dei genitori). Si attendono ancora le decisioni, ad esempio, dei sindaci di Santa Maria Capua Vetere, Capua e San Nicola la Strada che dovrebbero arrivare entro lunedì. Sempre che De Luca non li anticipi.

In tutto questo bailamme, la costante resta la polemica dei genitori. Tante proteste sui social, infatti, nei comuni dove è stato già deciso di aprire le scuole dal 9 dicembre (mentre un mese fa si protestava contro la chiusura delle stesse) e grosse pressioni su sindaci e dirigenti scolastici. In alcune chat su Whatsapp è stata anche avanzata l'ipotesi di petizioni per chiedere la chiusura delle scuole che hanno provocato numerose polemiche anche tra gli stessi genitori.

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