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"Coronavirus, ridurre le tasse comunali a commercianti e imprenditori"

La proposta di 'Cambiamo Marcianise' al commissario prefettizio Lastella

"Ridurre le addizionali comunali all'Irpef e alla Iuc (Imu, Tari, Tasi) ai soggetti che svolgono attività commerciali o imprenditoriali". Questa è la proposta fatta al commissario straordinario del Comune di Marcianise, Michele Lastella, da parte del gruppo giovani Cambiamo Marcianise che si schiera così a sostegno di imprenditori e commercianti che potranno subire un danno di natura economica in seguito alla chiusura dei propri negozi a causa dell'emergenza coronavirus.

La paura che l’emergenza sanitaria possa infatti convertirsi in emergenza economica cresce ogni giorno di più. A pagarne le spese potrebbero essere sicuramente i proprietari delle attività commerciali ai quali è stata imposta la chiusura. “Con il decreto dell'11 Marzo 2020 – ha sottolineato il giovane Raffaele Salzillo – il presidente del Consiglio dei Ministri ha imposto la chiusura delle attività ritenute non essenziali. È una scelta che condividiamo, servono misure stringenti per fermare quanto prima l’epidemia. Tuttavia, il gruppo giovani di Cambiamo Marcianise si schiera a sostegno di chi potrà subire un danno anche di natura economica".

Sempre sul fronte emergenza coronavirus e alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha parlato di un Sud ad un passo dalla tragedia a causa della carenza di forniture delle attrezzature mediche e dei dispositivi di protezione individuale, è intervenuto il gruppo 'Cambiamo Marcianise'. 

"Non possiamo più stare a guardare e nemmeno sottacere che c'è un motivo per cui la sanità lombarda (quella della regione italiana maggiormente colpita dal coronavirus) è al collasso e questo è rappresentato sicuramente dal problema degli asintomatici che continuano ad essere la vera mina vagante della situazione di emergenza - ha dichiarato Antonio Alberico - Questo è il vero focus del problema e in Campania pur godendo di una sanità composta da professionisti competenti soffriamo dal punto di vista strutturale e di disponibilità del materiale atto ad affrontare questa crisi".

“Bisogna intervenire subito, insistere su dispositivi di protezione individuale e tamponi – continua Alberico - Si aggiunga, inoltre, che alla prima comparsa dei sintomi spesso si invita il paziente a tenere sotto controllo la temperatura e il respiro pur senza che questi riceva nell’immediato le cure adeguate. Tali pazienti, sovente, si aggravano irrimediabilmente ed hanno necessariamente bisogno di quei posti in terapia intensiva che già ad oggi sembrano non in numero adeguato".

"Fare tamponi a tappeto è probabilmente l'unica vera via d'uscita - ha concluso - Appare scontato che non si tratti di un'operazione agevole e che richiede una forma di intensa cooperazione tra regione e singoli comuni e tra questi ultimi e possibilmente i centri per le analisi presenti nei vari contesti cittadini. Auspichiamo un pronto intervento in tal senso onde evitare la paventata tragedia poiché viviamo un momento estremamente critico dovuto anche agli esodi dei nostri conterranei dal Nord Italia".

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